Nuvola Lavazza di Torino: l’Area Archeologica si apre al contemporaneo con Aron Demetz. Le foto

Sette sculture umanoidi dell’artista alto-atesino ridanno vita ad un’antica necropoli. Scoperta durante i lavori per la nuova sede della Lavazza, si aggiunge ai luoghi dell’arte contemporanea di Art Site Fest.

L’Area Archeologica della Nuvola Lavazza di Torino si apre per la prima volta all’arte contemporanea. Succede nell’ambito della quinta edizione di Art Site Fest, un percorso nei linguaggi della contemporaneità in luoghi insoliti, curato da Domenico Maria Papa, fondatore dell’associazione Phanés. Si tratta di una rassegna nata nel 2013 al Castello di Buronzo, nel vercellese, e cresciuta negli anni, fino a toccare le attuali 11 location, tra dimore storiche e musei piemontesi, con il coinvolgimento di 40 artisti.

LA MOSTRA

Tra queste, spicca la new entry di quest’anno: la nuova sede della nota azienda torinese di caffè inaugurata un anno e mezzo fa, che ospita un progetto dello scultore alto-atesino Aron Demetz (Vipiteno, 1972). I lavori selezionati per questa mostra, realizzata in collaborazione con la Galleria Doris Ghetta di Ortisei, sono una rielaborazione della tradizionale lavorazione del legno tipica della Val Gardena, terra dell’artista. “Ho scelto dal suo studio di Ortisei le opere più rappresentative della sua ricerca”, ha spiegato il curatore Papa, “e nello stesso tempo, quelle in grado di instaurare un dialogo con il particolare spazio circostante”. Il luogo è, infatti, inaspettato e suggestivo: è un’area archeologica rinvenuta nel 2013 durante i lavori per il nuovo centro direzionale Lavazza a firma di Cino Zucchi, il cui progetto iniziale è stato modificato con l’obiettivo di tutelare l’importante scoperta. Tra corso Palermo e via Ancona, sono stati individuati i resti di un’antica Basilica Paleocristiana collocabile tra la seconda metà del IV secolo e il V secolo d.C., sviluppatasi sopra le strutture di una precedente necropoli. La chiesa, a navata unica, è caratterizzata da una serie di tombe sia all’interno che all’esterno del suo perimetro.

RACCONTA FRANCESCA LAVAZZA

Quando abbiamo iniziato i lavori di ripristino dell’area non ci aspettavamo di trovare questo tesoro”, ha commentato Francesca Lavazza, membro del board del Gruppo. “Avere i nostri uffici che poggiano le fondamenta su questa basilica è molto importante per noi, come anche il fatto che ora si riempia di opere di arte contemporanea composte da materiali naturali e incentrate sull’uomo: due elementi che rientrano negli obiettivi del progetto Nuvola”. Si tratta, infatti, di sculture abbozzate dalle fattezze umane dislocate in vari punti della necropoli, alla quale restituiscono nuova vita. “Anche se il mio è un ritorno alla scultura classica, non è tanto importante la figura quanto la ricerca sulla trasformazione dei materiali”, afferma Demetz, “e il legno carbonizzato mi permette di trasmettere questa idea di metamorfosi”. L’ingresso alla mostra, in corso fino al 5 marzo 2020, è limitato a 15 persone per volta tramite visite guidate.

-Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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