Torino, Pompei, Napoli. L’Antica Grecia in tre mostre

Alla Pinacoteca Agnelli di Torino fa il suo ingresso per la prima volta l’archeologia, con un percorso sul mito greco dell’eroe. Mentre negli Scavi di Pompei e presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli la Grecia è indagata nel suo rapporto con la città vesuviana, la Campania e il mondo romano.

Grazie al progetto espositivo Il Tempo dell’Antico, la grande collezione Intesa Sanpaolo di ceramiche attiche e magnogreche, conservata in forma permanente alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, sede museale della Banca a Vicenza, ha trovato la sua degna valorizzazione. Presentando a rotazione nuclei di vasi selezionati, su base tematica, dalla raccolta, i diversi e sempre nuovi allestimenti permettono di tracciare dei percorsi ogni volta differenti e curiosi.
Uno di questi è dedicato alle figure di eroi presenti nel mito greco ed è attualmente esposto alla Pinacoteca Agnelli di Torino, che si è aperta per la prima volta all’archeologia con la mostra Il viaggio dell’eroe. Da Atene alla Magna Grecia, dal racconto all’immagine. Attraverso una disposizione delle opere luminosa e geometrica, che ricorda il debutto della nuova sede della Fondazione Prada a Milano proprio con un evento di arte classica, il percorso espositivo si snoda in due momenti fondamentali, approfonditi in altrettanti spazi distinti: il primo dedicato agli episodi salienti che riguardano l’epopea dei più importanti eroi greci come Eracle, Teseo e l’Achille di Omero; il secondo all’emulazione del modello eroico da parte del guerriero aristocratico dell’antichità.

Pittore di Gioia del Colle, Cratere a volute apulo a figure rosse,350 340 a.C. Collezione Intesa Sanpaolo

Pittore di Gioia del Colle, Cratere a volute apulo a figure rosse,350 340 a.C. Collezione Intesa Sanpaolo

UN VIAGGIO NEL TEMPO

Il titolo della mostra, Il viaggio dell’eroe, che riunisce una trentina di opere dalla collezione di 522 ceramiche attiche e magno-greche di Intesa Sanpaolo, allude non solo alle vicende degli eroi del mito, ma anche al vero e proprio viaggio, nel corso dei secoli, delle ceramiche prodotte tra Atene, la Lucania e l’Apulia. Lo sguardo spazia dalla formazione della raccolta da parte di Giuseppe Caputi – l’arcidiacono che, intorno al 1830, iniziò a collezionare i vasi figurati venuti alla luce durante gli scavi condotti a Ruvo di Puglia – fino all’attuale collocazione a Vicenza, dopo un lavoro di restauro, studio e catalogazione.

Progetto by stARTT foto by Gabriele Lungarella

Progetto by stARTT foto by Gabriele Lungarella

POMPEI E NAPOLI

Restando in tema di Antica Grecia, è in corso presso La Palestra Grande degli Scavi di Pompei un’altra imponente rassegna dal titolo Pompei e i Greci che, attraverso seicento reperti, mette in luce tratti sconosciuti della città vesuviana, in relazione con il Mediterraneo greco. Anche questa mostra fa parte di un progetto espositivo più esteso – con l’organizzazione di Electa – che coinvolge, in questo caso, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Qui, a partire da giugno, in occasione della rassegna Amori Divini, si potrà osservare una ricchissima campionatura della collezione vascolare greca e magnogreca del MANN, della quale è previsto un riallestimento nel 2018.

– Claudia Giraud

Articolo pubblicato su Grandi Mostre #4

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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