In Toscana Montelupo in festa per la sua ceramica: 3 giorni di mostre e installazioni

La tre giorni di Cèramica coinvolge i ceramisti della città e attiva gli spazi urbani e i centri di riferimento per il racconto di una storia produttiva e artistica secolare. In programma la mostra che indaga nelle vecchie farmacie e una nuova opera di Ugo La Pietra

Montelupo condivide con la ceramica una storia di lungo corso. Secoli di produzione artigiana e scambi commerciali che hanno plasmato – mai verbo fu più calzante – l’identità del distretto alle porte di Firenze, dove già dalla seconda metà del XIII Secolo si segnala la produzione di maiolica arcaica.

Pozzo dei Lavatoi, Montelupo. Photo Aurelio Amendola
Lucio Perone, Senza titolo, Pozzo dei Lavatoi, Montelupo. Photo Aurelio Amendola

Montelupo e la ceramica, dal Rinascimento a oggi

Fra il 1450 e il 1530 l’attività si regolarizza coadiuvata da uno sviluppo tecnologico che fa di Montelupo un centro di riferimento per nobili committenze (Medici in primis); forte di un’originalità decorativa che la rende immediatamente riconoscibile, la maiolica locale raggiunge così nel XVI Secolo la sua massima espansione commerciale, diffondendosi sia nel bacino del Mediterraneo, sia lungo le rotte mercantili atlantiche, che in Paesi oltre oceano (ceramiche di Montelupo sono state trovate a Cuba e in Virginia). Nel 1600 inizia, però un lento declino della produzione, che solo nel Novecento vivrà una nuova primavera, legata a nomi come Bitossi, Fanciullacci e Mancioli, aziende ceramiche che nel dopoguerra si fanno conoscere in tutto il mondo (la scena odierna è invece costituita da aziende di piccole dimensioni, specializzate nell’ideazione di collezioni su misura per i committenti). In parallelo, a partire dagli anni Settanta, le scoperte archeologiche in città, a partire da quella del cosiddetto Pozzo dei Lavatoi, hanno consentito di riallacciare i fili con la storia delle fornaci medievali e rinascimentali, oggi raccontata presso il Museo della Ceramica.
Ma la cittadina toscana ha scelto di omaggiare il suo passato (e presente) produttivo anche attraverso una serie di attività creative che valorizzano la storia con i linguaggi contemporanei, come le residenze artistiche promosse attraverso il format dei Cantieri Montelupo, alla sua terza edizione. La mostra che condivide con il pubblico gli esiti dell’iniziativa si concluderà il 23 giugno, in concomitanza con la tre giorni della manifestazione Cèramica, anch’essa nata – 31 anni fa – con l’obiettivo di promuovere il distretto ceramico di Montelupo.

Cèramica 2024 a Montelupo. Le mostre

L’edizione 2024, dal 21 al 23 giugno, proporrà il consueto mix di mostre, installazioni site-specific, workshop e laboratori, botteghe aperte, attività performative, seguendo il filo dell’Alchimia della Materia. Un’opportunità per testimoniare quanto la manifattura di Montelupo continui a caratterizzare la vita della comunità, e insieme per attivare lo spazio urbano.
Dal ricco programma, oltre alla mostra mercato che riunirà espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero per tutta la durata dell’evento, si segnalano due mostre correlate sull’asse Rinascimento-arte contemporanea, tra il Museo della Ceramica e il Palazzo Podestarile: il primo è centro propulsore di un progetto diffuso che si protrarrà fino a gennaio 2025 tra numerosi centri espositivi toscani per raccontare le Terre di Spezierie attraverso le ceramiche di Montelupo per Santa Maria Nuova e le farmacie storiche della regione; al Palazzo Podestarile, invece, va in scena SPICE, con i ceramisti di oggi chiamati a reinterpretare il ruolo storico della ceramica locale nelle farmacie toscane.
Ci saranno poi laboratori e dimostrazioni di foggiatura a tornio e decorazioni in piazza della Libertà, mentre in corso Garibaldi prenderà vita una bottega ricreata nel centro della città.

Ugo La Pietra, Nasce un fiore dalla ceramica, disegno, 2024
Ugo La Pietra, Nasce un fiore dalla ceramica, disegno, 2024

La nuova installazione site-specific di Ugo La Pietra a Montelupo

Sempre in nome della connessione tra passato e presente, sulla scalinata di piazza Vittorio Veneto sarà inaugurata una nuova installazione site-specific del circuito urbano che già si compone di 13 lavori realizzati negli ultimi anni da Ugo la Pietra, Lucio Perone, Gianni Asdrubali, Hidetoshi Nagasawa, Loris Cecchini, Bertozzi & Casoni, Fabrizio Plessi, Andrea Salvatori, Luce Raggi, Mario Trimarchi, Antonio Aricò, Marco Bagnoli (cui si aggiungono le due installazioni dell’edizione 2024 di Cantieri Montelupo sul muro d’argine del fiume Pesa, opera di Anna Capolupo e Alessandro Scarabello). Nasce un fiore di ceramica! è stata realizzata dai ceramisti di Montelupo ancora una volta su progetto di Ugo La Pietra(Bussi sul Tirino, 1938), la cui prima opera per la città fu vandalizzata nel 2021, e poi restaurata. Per la nuova installazione, l’artista ha scelto di integrare la scala esistente, che riprodurrà un fiore che sboccia a ogni gradino, utilizzando la policromia tradizionale della ceramica locale e un motivo che riprende le decorazioni vegetali di pezzi storici e le elaborazioni delle produzioni del ‘900.

Livia Montagnoli

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