L’OGR Award premia il rapporto tra arte e tecnologia. Vince Rebeca Romero

L'artista peruviana, che vive e lavora a Londra, si aggiudica il riconoscimento con l'opera Semilla SAGRADA, che si ispira agli Inca per mettere in scena una civiltà sospesa tra antico e futuro, attraverso il ricamo digitale

È Rebeca Romero (Lima, 1982), artista peruviana che vive e lavora a Londra, la vincitrice della quinta edizione dell’OGR Award. Semilla SAGRADA, l’opera premiata, è stata presentata nella sua versione fisica in occasione della consegna del premio negli spazi del Duomo delle OGR di Torino ed entra a far parte delle collezioni della Fondazione per l’arte Moderna e Contemporanea CRT (in comodato gratuito alle OGR). Nella sua versione 3D, l’opera rimarrà fruibile gratuitamente sulla piattaforma Spatial nel Metaverso.

LA QUINTA EDIZIONE DELL’OGR AWARD

La vincitrice, rappresentata dalla galleria Copperfield di Londra, è stata scelta tra gli artisti selezionati durante Artissima 2022: oltre a Romero, hanno partecipato Marcos Lutyens della galleria Alberta Pane (Parigi e Venezia); Eva & Franco Mattes della galleria Apalazzogallery (Brescia); e R Mdella galleria Martina Simeti (Milano). Il premio è stato conferito da una giuria internazionale composta da Amira Gad, curatrice e scrittrice; Lars Henrik Gass, direttore del Festival Internationale Kurzfilmtage Oberhausen; Samuele Piazza, senior curator OGR Torino; e Domenico Quaranta, critico d’arte, curatore e docente specializzato in media art.
L’OGR Award ha come obiettivo quello di riconoscere gli artisti che si impegnano nel complesso rapporto tra arte, tecnologia e innovazione, con particolare attenzione agli sviluppi digitali. Il premio delle OGR ha interagito, nel corso di questa edizione, con il progetto METAmorphosis, secondo episodio della piattaforma Beyond Production che vede Artissima e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT avviare ogni anno una riflessione sulle tendenze più innovative dell’arte contemporanea. Con la guida dei partner progettuali Artshell, LCA Studio Legale e Revibe – Metaverse Experience Factory, professionisti specializzati rispettivamente nelle tecnologie digitali, nelle problematiche giuridiche legate agli NFT e nella computer grafica 3D in ambito metaverse, gli artisti hanno partecipato insieme alle rispettive gallerie a un ciclo formativo di incontri sul Metaverso e sulle sue potenzialità e limiti in ambito artistico. Gli artisti hanno quindi realizzato un’idea progettuale di un’opera fisica e del suo alter ego digitale con il supporto di Ilaria Bonacossa, direttrice del Museo Nazionale dell’Arte Digitale di Milano, e con un contributo di produzione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. “L‘intreccio tra tecnologie emergenti e arte, dalla fotografia al Metaverso, ha sempre offerto alla creatività strumenti rinnovati, aprendo più estesi orizzonti espressivi”, ha sottolineato la presidente della Fondazione, Luisa Papotti.

OGR Award © Photo Dario Bragaglia L'artista Rebeca Romero dialoga con Ilaria Bonacossa

OGR Award © Photo Dario Bragaglia L’artista Rebeca Romero dialoga con Ilaria Bonacossa

REBECA ROMERO VINCITRICE DELLA QUINTA EDIZIONE DELL’OGR AWARD

L’opera vincitrice Semilla SAGRADA indaga la storia di una futura-antica civiltà adoratrice del Sacro Seme, un essere vegetale di forma mutevole e dotato di proprietà miracolose. Si richiama ai miti Inca che attribuivano vitalità a elementi della natura come le montagne, gli specchi d’acqua, le stelle, le pietre, le caverne, gli eventi atmosferici e il firmamento. L’artista affronta l’urgenza di indagare, in un’era di continui sconvolgimenti ambientali, le connessioni tra entità umane e non umane e i mondi possibili.
L’opera fisica installata nel Duomo di OGR Torino presenta il risultato di uno studio dei tessuti precolombiani, che ha fornito preziose informazioni sia sui progressi tecnologici e culturali di queste società, sia sulle loro strutture economiche e sociali. A partire da questo concetto, Semilla SAGRADA assume la forma fisica di un indumento confezionato con estrema cura, che rappresenta un prodotto fittizio dell’enigmatica civiltà adoratrice del Seme. L’indumento si ispira alle collezioni museali di antiche tuniche e mantelli e ai costumi delle danze folcloristiche peruviane, ed è stato confezionato utilizzando tecniche di ricamo digitali e tessuti appositamente creati. Presentando l’opera, Luigi Fassi, direttore di Artissima, ha sottolineato che “le elaborazioni digitali e scultoree dei semi di Rebeca Romero appaiono come epifanie tra passato e futuro, rappresentazioni sospese tra l’evocazione di un passato ancestrale e una proiezione futuribile del rapporto tra arte e sacro. Romero apre così a una dimensione inedita di sviluppo, capace di ispirare nuove modalità di creazione in cui l’immaginario degli artisti si possa muovere in completa fluidità tra concretezza scultorea e virtualità dell’immagine”.

Dario Bragaglia 

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Dario Bragaglia

Dario Bragaglia

Dario Bragaglia si è laureato con Gianni Rondolino in Storia e critica del cinema con una tesi sul rapporto fra Dashiell Hammett e Raymond Chandler e gli studios hollywoodiani. Dal 2000 al 2020 è stato Responsabile delle acquisizioni documentarie e…

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