A Palazzo Merulana a Roma una mostra racconta nasi e olfatti del mondo dell’arte

Si intitola “Nasi per l’arte”, ed è una singolare ricognizione su come l’arte contemporanea abbia rappresentato nasi e raccontato il senso dell’olfatto. Una mostra che vede protagonista la straordinaria collezione di Elena e Claudio Cerasi

“Tutto lo si sente prima col naso, tutto è nel naso, il mondo è naso”: è da questa citazione di Italo Calvino che prende avvio una mostra insolita, in corso a Palazzo Merulana a Roma, spazio culturale nato nel 2018 dalla volontà dei collezionisti Elena e Claudio Cerasi, dal titolo Nasi per l’arte, ideata e curata da Joanna De Vos e Melania Rossi e visitabile fino al prossimo 21 maggio. Un’esposizione, questa, che ruota attorno al naso e all’olfatto (in senso reale e metaforico), e che mette in dialogo arte italiana e arte belga attraverso più di 50 opere della Collezione Cerasi, collezioni private e istituzioni belghe. “‘Nasi per l’arte’ trova le sue origini nell’incontro di due nasi curatoriali”, spiegano De Vos e Rossi. “Noi curatori siamo a nostra volta creatori, ma creiamo mescolando fonti e voci, spesso inclusa la nostra. Cerchiamo connessioni che gli altri potrebbero non vedere immediatamente, abbracciamo l’insolito ed esploriamo l’inaspettato. Abbiamo così individuato somiglianze impensate e differenze specifiche, che vogliamo svelare in questo progetto. L’Italia e il Belgio sono Paesi diversi ma anche culturalmente simili: nell’approccio istintivo, nella capacità di ironizzare (prendere per il naso), di improvvisare (andare a naso) e nella totale disponibilità a mettersi in gioco”.

A PALAZZO MERULANA LA MOSTRA DEDICATA AI “NASI” ARTISTICI

Due sono i percorsi espositivi che propone la mostra: il primo vede protagoniste opere italiane e belghe del XX secolo, con opere di Jos Albert, Pierre-Louis Flouquet, Robert Giron, Oscar Jespers, Paul Joostens, René Magritte, George Minne, Constant Permeke, Léon Spilliaert, Marcel Stobbaerts, Henri Van Straten e Fernand Wery che dialogano quelle della Collezione Cerasi, di cui fanno parte opere di Giacomo Balla, Duilio Cambellotti, Felice Casorati, Giorgio De Chirico, Antonio Donghi, Ercole Drei, Guglielmo Janni, Leoncillo Leonardi, Antonietta Raphael, Francesco Trombadori e Alberto Ziveri. La Collezione Cerasi è frutto del “fiuto” e del “naso” che Elena e Claudio Cerasi hanno avuto nel corso degli anni nei confronti dell’arte, dando vita a una raccolta che riscopre artisti dimenticati e opere meno note di artisti celebri. Il secondo percorso della mostra invece espone 18 artisti contemporanei, italiani e belgi, le cui opere “celebrano, sfidano e invitano alla riflessione sul naso, i sensi e l’arte”. Tra queste sono Autoritratto olfattivo di Peter De Cupere e l’autoritratto di Maurizio Cattelan che, nella sua Autobiografia non autorizzata, racconta che “quando sono nato erano molto delusi. Avevo un naso da adulto”, e poi le opere di Francis Alÿs, Francesco Arena, Michaël Borremans, Michael Dans, Laura de Coninck, Jan Fabre, Mariana Ferratto, Thomas Lerooy, Emiliano Maggi, Sofie Muller, Luigi Ontani, Daniele Puppi, Anna Raimondo, Marta Roberti, Yves Velter e Serena Vestrucci. Insomma, ce n’è davvero per tutti i fiuti.

Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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