MUNDI – Museo nazionale dell’italiano: entro il 2023 saranno finiti i lavori

Obiettivo 2023 per il completamento di MUNDI - Museo nazionale dell'italiano, con apertura nel 2024. Il nuovo polo museale è in progress nel complesso di Santa Maria Novella

Cosa aspettarsi da un museo dedicato a una “grande lingua di cultura”? In tempi in cui, complice TikTok, conosce una certa fortuna esprimersi “in corsivo” e il dibattito sull’uso dello schwa coinvolge non solo i linguisti, la nascita di MUNDI – Museo nazionale dell’italiano rappresenta un evento di non secondario rilievo. Contribuisce piuttosto a evidenziare, una volta di più, la vitalità e dinamicità di ogni lingua, oltre alla sua inesauribile capacità di riflettere l’immagine sociale, le consuetudini e la storia di un territorio, registrando e “reagendo” alle sue inevitabili metamorfosi, cadute e rinascite. Inaugurate alla presenza del ministro della cultura Franceschini, del sindaco Dario Nardella, del direttore generale dei musei statali Massimo Osanna e dei rappresentanti delle massime istituzioni linguistiche italiane coinvolte nell’operazione, le prime due sale di MUNDI lasciano intuire quale sarà l’offerta culturale e l’impostazione museologica dell’istituzione che lo stesso MiC ha finanziato (con quattro milioni di euro) nell’ambito del programma strategico Grandi Progetti Beni Culturali. Bisognerà tuttavia attendere il prossimo anno per la conclusione dei lavori del museo, il cui acronimo – MUNDI – punta dichiaratamente a evocare l’idea dell’italiano come “lingua del mondo”, nei secoli protagonista e non silente spettatrice di intrecci, scambi e relazioni con altre lingue di cultura. Oltre al rilievo globale dell’italiano, la denominazione intende poi ricordare le radici latine.

A FIRENZE PRONTO NEL 2023 IL MUSEO NAZIONALE DELL’ITALIANO

Sostenuto dal MiC, promosso dal Comune di Firenze, dall’Accademia della Crusca, dall’Accademia Nazionale dei Lincei, dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, dall’ASLI (Associazione per la Storia della Lingua Italiana) e dalla Società Dante Alighieri, MUNDI occuperà due livelli del cosiddetto ex Monastero Nuovo, all’interno del più vasto complesso di Santa Maria Novella, a sua volta oggetto di un ambizioso piano di rigenerazione a destinazione mista. A occuparsi dell’intervento architettonico, che prevede il restauro e l’allestimento museografico, è il team formato dai progettisti Valentina Carnevali, Francesca Condò, Massimo Occupati e Alessia Carmela Rotondo. Nel cuore di Firenze, a due passi dalla principale stazione ferroviaria e nelle immediate vicinanze dei principali monumentali cittadini, MUNDI proporrà un itinerario espositivo legato alla storia della nostra lingua, nata più di mille anni fa, e alle sue connessioni, conosciute o inaspettate, con discipline quali l’arte, la letteratura, la musica, la scienza. Concepita come prologo al racconto museale, la mostra inaugurale affianca a documenti di indiscusso rilievo storico alcune installazioni multimediali, a partire da quella curata dal centro di ricerca fiorentino Tempo Reale, e postazioni audio-visive. Analogamente nelle sale del MUNDI, gli apparati espositivi tradizionali (manoscritti, libri, quadri e oggetti legati alla storia dell’italiano) saranno “combinati” con la componente multimediale, con postazioni sensibili, schermi al plasma o touch-screen, videowall, dispositivi digitali. Annunciate, inoltre, sezioni temporanee a carattere monografico, che offriranno digressioni tematiche su argomenti destinati a un pubblico ampio: dal rapporto fra lingua e cucina, all’italiano del doppiaggio, fino alla lingua dell’opera lirica. Previste, infine, mostre temporanee, attività didattiche per la promozione della lingua italiana, conferenze, corsi e seminari, presentazioni di libri, concerti.

MUNDI Museo nazionale dell’italiano – Photo Valentina Silvestrini

MUNDI Museo nazionale dell’italiano – Photo Valentina Silvestrini

LA MOSTRA CHE PREANNUNCIA L’APERTURA DI MUNDI

Aperte al pubblico dal 7 luglio al 6 ottobre (tutti i giorni dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 17; ingresso gratuito), entrambe le prime due sale del MUNDI si trovano al livello terra dell’edificio museale; a connetterle al piano superiore, dove verranno allestiti ulteriori tredici ambienti, è la scenografica scala elicoidale progettata da Giuseppe Martelli nel 1825. Esito di un lavoro curatoriale corale, al quale hanno contribuito i membri del comitato scientifico, la rassegna sintetizza il senso della futura narrazione del museo. Nella prima sala ad “avvolgere” il nucleo centrale di iscrizioni provenienti dal Museo Nazionale Romano, dal Parco Archeologico di Pompei e dal Museo delle Civiltà, che rimandano ai cambiamenti del latino parlato e alla successiva formazione dei volgari d’Italia, è una linea del tempo. Fasi cruciali della storia della lingua italiana vengono poste in relazione con i più rilevanti accadimenti internazionali e con documenti preziosi ed eterogenei, come la sceneggiatura originale di Mamma Roma, comprensiva delle correzioni autografe di Pier Paolo Pasolini. Completano l’allestimento quattro postazioni audiovisive, i contributi audio con le letture affidate agli attori Stefano Accorsi, Glauco Mauri, Elena Sofia Ricci, Roberto Sturno, e l’installazione artistica e musicale Mundi, prodotta da Tempo Reale. L’opera di maggiore prestigio fra quelle attualmente esposte si trova nella seconda sala: è il verbale notarile conosciuto come Placito di Capua, del 960, considerato l’atto di nascita della lingua italiana. Ad accompagnarla sono frasi memorabili di grandi autori italiani, che sottolineano il potere della parola e il ruolo dell’italiano.

MUNDI Museo nazionale dell’italiano – Photo Valentina Silvestrini

MUNDI Museo nazionale dell’italiano – Photo Valentina Silvestrini

VERSO LA NASCITA DELLA FONDAZIONE PER LA GESTIONE DI MUNDI

Questo non è un semplice museo”, ha dichiarato il sindaco Nardella. “È un centro che utilizza linguaggi moderni e digitali per parlare al mondo, ed è anche un tributo a Dante e alla storia di Firenze. Per questo siamo grati al governo e al ministro Franceschini perché si è scelto di insediare qui il primo e l’unico museo dell’italiano. Siamo pronti a lavorare al fianco del ministro per creare la fondazione per la sua gestione“. Per il ministro Franceschini, infine, MUNDI sarà “un luogo di studio, ricerca, innovazione e si rivolgerà a studenti, studiosi e stranieri. Le prime due sale che aprono oggi al pubblico sono solo l’inizio di un percorso, che vedrà il completamento del museo nel 2023. Non sarà solo un luogo di esposizione, ma anche uno spazio di ricerca: il valore del nostro patrimonio linguistico è straordinario e va tutelato, e questo è uno dei modi per farlo”.

GLI AGGIORNAMENTI AL 2023

All’aprile 2023, come dichiarato su Facebook dalla vicesindaco e assessora alla Cultura di Firenze Alessia Bettini, i lavori procedono spediti, e la loro conclusione è confermata entro la fine dell’anno per consentire l’apertura del museo nel 2024.  Il Comune ha peraltro appena realizzato un sopralluogo, registrando un totale di 15 sale per una struttura complessiva di circa 1000 mq, per seguire la parte relativa all’allestimento insieme ai linguisti incaricati dal ministero della Cultura.

Valentina Silvestrini

MUNDI – Museo nazionale dell’italiano.
Un’introduzione
Mostra temporanea dal 6 luglio al 6 ottobre 2022
Aperta dal mercoledì alla domenica, ore 10-17
Firenze, Complesso monumentale di Santa Maria Novella
Piazza della Stazione 6, Firenze

Articolo aggiornato il 19 aprile 2023

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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