Il New European Bauhaus al MAXXI di Roma: le parole di Ursula von der Leyen

Si parla di sostenibilità, trasformazione verde, energie rinnovabili, architettura sostenibile e del Nuovo Bauhaus Europeo. E c’è anche un festival

Si è svolta al MAXXI di Roma l’apertura ufficiale della prima edizione del Festival Internazionale New European Bauhaus (NEB) inaugurata da un dialogo tra Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, e Diébédo Francis Kéré, pioniere dell’architettura sostenibile e vincitore del Pritzker Prize 2022. Presenti anche la Presidente Giovanna Melandri e il Ministro Dario Franceschini. Il Festival, annunciato da von der Leyen nel 2020, chiama a raccolta i creativi di tutta l’Unione – architetti, artisti, designer, scienziati, imprenditori e cittadini – provenienti, tra gli altri, dalla Norvegia, dall’Austria, dall’Estonia, dall’Italia, dalla Spagna e anche da Weimar in Germania, dove è stato fondato il Bauhaus nel 1919. La casa madre del Festival, che si svolge dal 9 al 12 giugno 2022, è invece Bruxelles che ospita un ricco programma di iniziative, per poi irradiarsi nel resto di Europa. Sono infatti previsti oltre 300 eventi in presenza e online in tutti i Paesi dell’Unione. Tra questi una mostra diffusa a Bruxelles, con progetti di realtà virtuale e 3D, con l’obiettivo di immaginare quello che sarà il nostro paesaggio futuro, performance, una Biennale di architettura e paesaggio a Versailles, un festival di rigenerazione urbana a Firenze, Many possible cities, e così via.

URSULA VON DER LEYEN SUL NEW EUROPEAN BAUHAUS

“Siamo al limite, abbiamo inquinato ed estratto, sappiamo che ci deve essere un cambiamento, è nell’agenda dell’European Green Deal. Il NEB è importante e ha l’obiettivo di sensibilizzare le coscienze e proporre una reale svolta”, ha spiegato la von der Leyen. “Dobbiamo inoltre guardare oltre e ricostruire l’Ucraina: non è solo nel nostro interesse ma anche un dovere morale che vorrei che incarnasse lo spirito nel New European Bauhaus”. Le fa eco Francis Diébédo Kéré, che aggiunge: “L’Africa è il vicino dell’Europa e la sta osservando. I leader devono prendersi in carico i fatti…abbiamo visto alcune iniziative verso il cambiamento climatico, con il NEB creeremo un forte impatto, energia e materiali rinnovabili-neutrali devono essere nel calendario politico”. Il New European Bauhaus è stato annunciato dalla Presidente della Commissione Europea lo scorso ottobre 2020 (se ne è parlato alla Triennale di Milano lo scorso dicembre 2020), ricordando la scuola fondata da Walter Gropius a Weimar nel 1919 (nel 2019 si è celebrato il centenario). Beautiful, sustainable, together, spiegava Santa Nastro in questo articolo: nel mondo flagellato dalla pandemia che ha capito l’importanza dell’ambiente, la svolta green del Vecchio Continente muove le mosse dalla cultura.

LE PAROLE DEL MINISTRO FRANCESCHINI

“L’Italia è orgogliosa di contribuire alle iniziative legate alla creatività del New European Bauhaus. Artisti, designer, architetti e creativi italiani stanno plasmando un futuro sostenibile e inclusivo, dove la bellezza incontra il rispetto per il pianeta e la diversità umana. Il Ministero della Cultura italiano sta guidando questo sforzo. Possiamo e dobbiamo fare di più tutti insieme per portare la cultura al centro della nuova visione dell’Europa per una nuova relazione con il resto del mondo, dove il cambiamento accade grazie alla progettazione. La cultura offre dialogo, comprensione, soluzioni, contribuendo all’impegno ambientale e sociale. La centralità della cultura è testimoniata anche dalla scelta significativa del Presidente Draghi di incontrare la Presidente della Commissione Europea in Ursula von der Leyen, circa un anno fa, in un luogo simbolo del passato e del futuro della nostra industria culturale: gli stabilimenti di cinecittà. È confermata, inoltre, dalle scelte del PNNR, dove sono previsti per il settore quasi sette miliardi di euro, la cifra in percentuale più alta di tutti i piani nazionali di ripresa e resilienza. Il 16 e 17 giugno abbiamo invitato a Napoli i ministri della Cultura del Mediterraneo per lanciare, insieme agli Stati membri europei, un nuovo processo di cooperazione culturale. Vogliamo che la cultura conti, perché può contribuire a unire l’intera umanità nella pace”. La mattinata si è conclusa con l’inaugurazione della fontana BRAINFOREST di Pascale Marthine Tayou, allestita in Piazza Alighiero Boetti.

-Giorgia Basili

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Giorgia Basili

Giorgia Basili

Giorgia Basili (Roma, 1992) è laureata in Scienze dei Beni Culturali con una tesi sulla Satira della Pittura di Salvator Rosa, che si snoda su un triplice interesse: letterario, artistico e iconologico. Si è spe-cializzata in Storia dell'Arte alla Sapienza…

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