La Spezia e l’arte: una storia complessa

Una riflessione sul panorama culturale spezzino a partire dalle nuove mostre in città. Tra fotografia e natura morta.

La riapertura dei musei civici nella provincia della Spezia è stata seguita dall’inaugurazione della mostra fotografica Kebek di Marzio Emilio Villa alla Palazzina delle Arti, curata da Anna Maria Monteverdi. Alla radice dell’indagine del fotografo c’è l’interesse per il linguaggio del regista e scenografo Robert Lepage, che lo porta in Canada, dove svolge il suo reportage. Attraverso ritratti e immagini di paesaggi innevati e ambienti industriali, esplora la complessa storia multiculturale del Québec, ripercorrendo i luoghi d’ispirazione per Lepage. L’esposizione è accompagnata dalle musiche originali di Virginie Bujold-Paré, violinista originaria di Montreal, ispirate alle musiche caratteristiche del Québec.
In stretto rapporto con il regista, Marzio Emilio Villa con le sue fotografie racconta un mondo lontano, animato e vibrante, vivo anche nella sua desolazione. La mostra si rivela non solo un viaggio alla scoperta dei luoghi che hanno così profondamente segnato la produzione di Lepage, ma anche un’occasione di crescita intima e personale, nel confronto con storie culturali così complesse e lontane ma che, grazie alle fotografie di Villa, si riescono a percepire come molto più vicine.

UNA MOSTRA DIFFUSA SULLA NATURA MORTA

Con l’esposizione diffusa negli spazi museali della città, torniamo invece indietro nel tempo. Un percorso espositivo coordinato, che segue le evoluzioni del genere della natura morta in vari momenti della storia dell’arte. A partire dall’epoca romana, con affreschi parietali vesuviani del Museo Archeologico Castello San Giorgio, compiendo un ampio salto temporale si raggiungono le nature morte di epoca rinascimentale, barocca e seicentesca, esposte tra gli spazi del Museo del Sigillo e del Lia.
Il percorso si conclude al CAMeC ‒ Centro d’Arte Moderna e Contemporanea ‒, dove nella mostra Still, Still Life sono esposti manufatti del Museo Civico Etnografico e numerose opere della collezione del museo. Più di cinquanta artisti (tra i quali Dix, Arman, Kounellis, Spoerri…), dai linguaggi e dalle tendenze diversi, sono amalgamati in un’articolata e ‒ forse troppo ‒ ricca esposizione, che si sviluppa nelle quattro sale del primo piano.  Il risultato è un grande e apprezzabile tentativo di riappropriarsi di una categoria di fruitori che, nello spezzino, da tempo, non si rinnova e rimane pigramente legata a una cultura piuttosto tradizionale.

Still, Still Life. Exhibition view at CAMeC, La Spezia 2021

Still, Still Life. Exhibition view at CAMeC, La Spezia 2021

ARTE A LA SPEZIA. COSA MANCA?

L’arte e i musei non sono al centro della politica della provincia, e forse non è un caso che da ben due anni sia inesistente la figura dell’assessore alla cultura; delega assorbita, lo scorso gennaio 2019, dal sindaco spezzino. Gli spazi culturali istituzionali della provincia non fuoriescono dagli schemi accademici ormai già esplorati da anni. Questo emerge anche dal tipo di proposte offerte, all’interno di un calendario in discontinuo aggiornamento di contenuti interessanti, ma spesso molto ripetitivi.
Un rilevante tentativo risale al 2017, con la riqualificazione di Piazza Verdi progettata dall’artista Daniel Buren, in collaborazione con l’architetto Giannantonio Vannetti.
Alla travagliata e costosa realizzazione sono seguite polemiche e critiche da parte dei cittadini, che nel corso degli anni sono state alimentate dalla manutenzione incostante della piazza.
La città da anni è svuotata da novità e impulsi creativi, relegati a rari momenti istituzionali, che reprimono la difficile maturazione di una sub-cultura, che forse una volta esisteva, ma ora non più. Dalla chiusura della storica ‒ e unica in città ‒ galleria d’arte Il Gabbiano alla decisione del sindaco di non riaprire i luoghi della cultura lo scorso maggio.
L’arte, nelle sue variegate e ormai rinnovate forme di proposta ‒ valorizzate in altre città liguri e nella vicina Toscana ‒, non trova terreno nella provincia spezzina; almeno per ora. Sono tempi di cambiamenti però, sarà finalmente arrivato il momento?

Marlene L. Müller

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