Un film sul Piper di Torino. Rä di Martino lancia una call alla ricerca di materiale d’epoca

La regista-artista, in collaborazione con Artissima e altri partner, cerca foto, diapositive, film in Super 8 e racconti inediti di chi ha vissuto gli anni del Piper di Torino. Per farne un documentario

Se a Roma il Piper è stato il palcoscenico di moltissimi musicisti italiani e star internazionali – dagli Who, ai Rolling Stone, dai Pink Floyd a Jimi Hendrix, fino a Patty Pravo – diventando negli Anni Sessanta un vero e proprio fenomeno di costume, a Torino un altro Piper è stato la fucina di molta arte contemporanea di quegli anni.

MEMORIE DI UN LOCALE STORICO

Progettato da Pietro Derossi con Giorgio Ceretti e Riccardo Rosso nel 1966 (un anno dopo il suo omologo romano) e attivo fino al 1969 nei sotterranei della centralissima via XX Settembre, il  Piper era il luogo dove tutte le arti venivano rappresentate: “da Carmelo Bene che recitava Majakowskij al Living Theatre, l’Open Theatre di New York, tutti gli artisti dell’Arte Povera, da Pistoletto a Gilardi a Merz”, ricorda l’architetto Pietro Derossi che il Piper lo ha anche gestito insieme a sua moglie Graziella. “Tra gli altri avevamo invitato anche Schifano a realizzare una mostra. Ma lui ci rispose che avrebbe preferito mandare una band e così si costituirono le Stelle di Schifano. Un gruppo molto bravo che ha suonato al Piper per qualche mese. Ogni giorno c’era sempre un happening diverso”. Non una semplice discoteca, quindi, ma un vero e proprio centro culturale autogestito, ispirato alle ricerche radicali inglesi e americane della seconda metà degli Anni Sessanta.

IL PROGETTO ARTISTICO E LA CALL

Ora la memoria di quel locale che non esiste più diventerà un film, grazie all’idea di Paola Nicolin – che della discoteca torinese ha fatto un progetto artistico per Artissima 2017, PIPER. Learning at the discotheque – di invitare Rä di Martino a girarne un documentario. L’artista-regista ha, così, deciso di lanciare una call pubblica – in collaborazione con Artissima, il Centro Conservazione e Restauro di Venaria Reale, l’Archivio Nazionale Cinema Impresa e the classroom – alla ricerca della documentazione inedita di chi ha vissuto gli anni del Piper con foto, filmati in Super 8, diapositive, racconti. La raccolta dei materiali – aperta fino al 28 febbraio – sarà poi digitalizzata e duplicata da due realtà specializzate nel preservare le testimonianze dell’arte contemporanea: l’Archivio Nazionale Cinema Impresa e il Centro Conservazione Restauro di Venaria Reale.

– Claudia Giraud

Sarà possibile inviare materiali e testimonianze fino al 28 febbraio 2018 ai seguenti indirizzi:
Per il materiale in formato digitale: [email protected]
Per il materiale cartaceo: Artissima, Corso Vittorio Emanuele II, 12 – 10123 Torino.
Per il materiale in pellicola e video: Archivio Nazionale Cinema Impresa, [email protected],  3316183115

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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