L’intelligenza artificiale crea due canzoni “inedite” di Paul McCartney e John Lennon

Spuntano in rete due inediti dei Beatles. In realtà si tratta di pezzi composti con l'uso dell'intelligenza artificiale. Il risultato? Sorprendente

Nothing is real”, dicevano i Beatles nella celebre Strawberry Fields Forever del 1967. Niente è reale. E in un certo senso l’utente di YouTube di nome Dae Lims sembra averli presi in parola. È lui, infatti, l’autore di due nuove canzoni che stanno girando in rete, emozionando non poco i fan del mitico gruppo di Liverpool. Si tratta di due rivisitazioni in chiave contemporanea di New (title track dell’album di Paul McCartney del 2013) e Grow Old With Me di John Lennon (brano risalente al 1980 e pubblicato postumo nel disco del Milk and Honey).

Foto di Minha Baek su Unsplash

Foto di Minha Baek su Unsplash

I BEATLES IN VERSIONE INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Rispettivamente composti dai due cantautori a decenni di distanza dallo scioglimento del gruppo, i due brani sono stati ripresi da Dae Lims e ricreati chiedendo soccorso all’intelligenza artificiale. L’obiettivo? Trasformare le canzoni dei due solisti secondo lo stile e le peculiarità formali dei Beatles, in maniera da creare due pezzi “inediti” ascrivibili al repertorio dei mitici “scarafaggi”.
Nello specifico, la “AI version” di New è stata rimodellata aggiungendo ulteriori armonie vocali alla traccia originale, ringiovanendo la voce di Paul McCartney e inserendo una serie di melodie che portano alla memoria i cori di Lennon resi celebri in canzoni come  Please Please Me e Let It Be. A un processo simile è stata sottoposta anche Grow Old With Me: la trasposizione firmata da Dae Linus dona un’impronta molto “beatlesiana” al pezzo, come se fosse stato davvero composto ai tempi d’oro della band, quando John Lennon e Paul McCartney condividevano il palco insieme a George Harrison e Ringo Starr.

Un ritratto dei Beatles

Un ritratto dei Beatles

MUSICA VS INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Nonostante si tratti di un “divertissement” tecnologico, l’esperimento è solo l’ultimo di numerose creazioni digitali che negli ultimi mesi hanno alimentato il dibattito sui rischi e sulle possibilità inerenti all’impiego dell’intelligenza artificiale in ambito musicale. Un tema sul quale diversi artisti non hanno mancato di esprimere la loro opinione, a volte negando il consenso all’utilizzo delle loro voci per produrre “mashup” di questo tipo – come nel caso del rapper Drake e della pop star The Weeknd, scettici sull’impiego selvaggio di questo nuovo strumento e sulla direzione che l’arte sta prendendo.

Alex Urso

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Alex Urso

Alex Urso

Artista e curatore. Diplomato in Pittura (Accademia di Belle Arti di Brera). Laureato in Lettere Moderne (Università di Macerata, Università di Bologna). Corsi di perfezionamento in Arts and Heritage Management (Università Bocconi) e Arts and Culture Strategy (Università della Pennsylvania).…

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