Raffaello da ascoltare. L’esperienza immersiva alla Sonosfera di Pesaro

Nell'ambito della candidatura di Pesaro a Capitale Italiana della Cultura 2024 l’anfiteatro tecnologico collabora con i Musei Vaticani per portare il suono delle immagini della Stanza della Segnatura di Raffaello nello spazio. Il risultato unisce la musica storica del Cinquecento con quella elettronica

Inaugurata all’inizio del 2020, la Sonosfera ha subito una dura battuta d’arresto causata dalla pandemia che ne ha impedito il decollo. Questa particolare realtà, “anfiteatro tecnologico per l’ascolto profondo di ecosistemi e musica, unico al mondo e brevettato a livello internazionale come spazio mobile” ha riaperto al pubblico con il progetto Divin Pittore. Raffaello in Sonosfera®, che esplora la pittura del maestro del Rinascimento a cinquecento anni (più uno) dalla sua morte, spostando l’attenzione sul suono e sulla musica che “si celano” all’interno dei suoi affreschi più importanti. Un progetto a cura di David Monacchi e Simone Sorini, pensato in occasione della candidatura di Pesaro a Capitale Italiana della Cultura 2024. 

copyright Alex Demilia, RAFFAELLO IN SONOSFERA

copyright Alex Demilia, RAFFAELLO IN SONOSFERA

RAFFAELLO ALLA SONOSFERA DI PESARO. MUSICA E ESPERIENZA IMMERSIVA 

Al centro dell’esperienza c’è la Stanza della Segnatura, realizzata in Vaticano tra il 1508 e il 1511 e composta dai più noti affreschi di Raffaello Sanzio, come la Scuola di Atene, la Disputa del SS. Sacramento e Virtù Cardinali e Teologali della Legge: la stanza viene ricostruita sul grande spazio di proiezione circolare e ascoltata attraverso la decifrazione musicale dei livelli simbolici negli affreschi. Un dispositivo dalla tecnologia sofisticata: il pubblico siede in una cavea trasparente con 45 altoparlanti posizionati seguendo la forma del geode acusticamente perfetto, in grado di riprodurre il paesaggio sonoro tridimensionale con un’altissima definizione audio e una proiezione a 24k per immagini a 360°. Il progetto ricostruisce la musica storica facendola eseguire da un ensemble strumentale e vocale specializzato nel repertorio del primo ‘500, per restituire un’idea di veridicità il più possibile fedele: c’è la lira da braccio, raffigurata in mano ad Orfeo, ma anche gli strumenti del mondo classico come la lira ateniese, la cetra romana e il flauto arcaico. Oltre alla musica che affonda le radici nel passato, è presente anche quella elettronica, composta però a partire dalle suggestioni dei dipinti e dalle raffigurazioni geometrico/matematiche trovate negli affreschi. Un’iniziativa che “anima” uno dei capolavori assoluti della storia dell’arte italiana, offrendo al pubblico un punto di vista interdisciplinare e una chiave di lettura inedita.   

– Giulia Ronchi 

Raffaello in Sonosfera
Dal 15 gennaio 2022
Sabato, domenica e festivi
h 10.30 e 16 – Frammenti di Estinzione nell’Orologio Climatico
h 11.30 e 17 – Raffaello
[email protected])
www.pesaromusei.it/sonosfera 

  

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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