Com’è profondo il mare, il concerto di Brunori Sas che inaugura lo Sky Arte Festival a Palermo

Il cantautore calabrese, nella serata inaugurale della rassegna promossa dal canale satellitare, reinterpreta in un suggestivo concerto il noto album di Lucio Dalla. Ecco le immagini

“Paradossalmente Sky ha problemi con il cielo”. Istrionico e coinvolgente come un vero one man showBrunori Sas (all’anagrafe Dario Brunori, Cosenza, 1977) ironizza sul cambio di sede del suo concerto a Palermo in occasione di Sky Arte Festival, la rassegna promossa dal canale tematico satellitare che per la sua seconda edizione ha scelto il capoluogo siciliano per parlare di arte, musica e cultura. Nonostante il concerto – che ha ufficialmente dato inizio al programma del festival – si sia svolto all’interno del Teatro al Massimo invece della suggestiva chiesa “sotto lo stelle” di Santa Maria dello Spasimo, il pubblico è stato catturato dall’omaggio che Brunori ha rivolto a Lucio Dalla, reinterpretandone uno degli album più celebri, Com’è profondo il mare del 1977.

IL CONCERTO

“Nel 1977 sono nati due capolavori: questo splendido album e io”, commenta con ironia e verve comica Brunori durante il concerto, palesando l’emozione e in qualche modo la responsabilità di reinterpretare uno dei maggiori cantautori della storia musicale italiana, oltre a essere uno dei “mostri sacri” che hanno influenzato il suo percorso artistico. Brunori, accompagnato da un ensemble speciale con orchestrazioni di Mirko Onofrio, apre il concerto con Com’è profondo il mare, canzone che ha dato il titolo all’intero album. Seguono altri successi tratti dal disco come Disperato erotico stomp, che ha trascinato il pubblico in sala, per poi terminare con alcune delle canzoni più note di Brunori, interpretate sia con l’orchestra sia chitarra e voce, come La vita liquida, Sabato bestiale, La verità, Canzone contro la paura.

IL DOC SU PALERMO

Il concerto è stato preceduto dalla proiezione di un estratto di Palermo Capitale del Mediterraneo, documentario diretto da Giovanni Caccamo, scritto da Filippo Nicosia e con la voce narrate di Corrado Fortuna che racconta – attraverso le voci di Massimo Valsecchi, collezionista d’arte e proprietario di Palazzo Butera, Claudio Gulli, storico dell’arte, la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, lo scrittore e direttore del Teatro Biondo Roberto Alajmo, lo scrittore Giorgio Vasta e Mauro Filippi, curatore di Borgo Vecchio Factory – la storia culturalmente stratificata di Palermo, ma anche il suo presente e il futuro. Il documentario sarà trasmesso in esclusiva e in prima visione assoluta il 13 ottobre alle 21.15 su Sky Arte (canale 106, 120 e 400 di Sky).

– Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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