A giugno 2025 torna il Milano Film Fest. Arrivano al cinema le fotografie d’autore

Nato dalle ceneri del vecchio Milano Film Festival, la nuova manifestazione di cinema meneghina ospiterà anche la rassegna “Framers”, che punta a far dialogare le arti con raccolte di immagini in movimento (e c'è un bando)

È una scommessa e una rinascita quella del Milano Film Fest, la manifestazione diffusa che vuole celebrare nei municipi di Milano il mondo dell’audiovisivo, dal cinema alle serie tv e alla fotografia, recuperando l’eredità del compianto MFF Milano Film Festival. Programmata per la sua prima edizione dal 3 all’8 giugno 2025 con la direzione artistica di Claudio Santamaria, e curatore musicale Manuel Agnelli, la kermesse si terrà nei cinema, nei teatri, ma anche nelle piazze e vie di Milano, con un programma inclusivo di proiezioni, concorsi, anteprime e focus frutto del lavoro dell’omonima fondazione, che unisce quattro realtà dalla forte presenza in città: Il Cinemino, Esterni, Fondazione Dude e Perimetro.

La fotografia in movimento. L’idea di Perimetro

All’interno del programma in crescita del festival, Perimetro e il suo direttore Sebastiano Leddi cureranno una rassegna ricorrente chiamata Framers, che proporrà mostre fotografiche pensate per essere proiettate durante la manifestazione nei cinema dei teatri Strehler, Anteo, Piccolo e così via. “Oggi fotografia e immagine in movimento condividono gli stessi schermi, gli stessi strumenti, lo stesso linguaggio. Non esiste più una separazione netta: tutto passa attraverso dispositivi digitali, tutto si fonde in un’unica dimensione visiva. Perfino le stesse camere, da quelle professionali agli smartphone, producono sia immagini statiche che in movimento. Questa sovrapposizione tecnologica ha reso i due linguaggi sempre più fluidi, intrecciando le loro estetiche e modalità narrative”, sottolineano da Perimetro. “Per questo, al Milano Film Fest, la fotografia verrà proiettata, trovando nel grande schermo il suo spazio naturale accanto al video. Il passaggio dalla stampa alla proiezione amplifica la forza dell’immagine e la inserisce in un nuovo contesto espressivo”

La fotografia al Milano Film Fest

La fotografia, infatti, avrà un ruolo centrale all’interno del festival attraverso un programma di mostre, incontri e masterclass che metteranno in relazione fotografi, videomaker e registicreando un punto di convergenza per la community visiva”, continuano da Perimetro, che potrà avere un impatto concreto sul territorio e far crescere la carriera dei professionisti del settore. L’obiettivo di questo sforzo è proprio quello di “trasformare Milano in un hub sempre più rilevante per la fotografia e l’immagine in movimento, rafforzando la rete di professionisti che operano in questo settore. Le attività previste contribuiranno a formare nuove generazioni di autori, offrendo opportunità di networking e favorendo la nascita di collaborazioni tra professionisti locali e internazionali. Un’occasione per consolidare un distretto creativo che valorizzi il ruolo dell’immagine nel racconto contemporaneo”. Un approccio che si inserisce in pieno nel lavoro avviato da Perimetro ormai sette anni fa, con la creazione di una delle più grandi community di fotografia in Italia con cui ha realizzato eventi, mostre, talk e progetti.

La nuova rassegna di Framers. Specifiche e bando

La presentazione di Framers si aprirà con una proiezione collettiva completa su un grande schermo all’aperto al Teatro Strehler, punto focale del festival. Nello specifico, ci saranno due proiezioni distinte, della durata di circa 15-20 minuti l’una, che potranno essere presentate singolarmente o insieme in contesti diversi: sono Framers Zoom-in, incentrata su Milano, e Framers Zoom-out, che offrirà uno sguardo più ampio sul mondo. In tutto saranno 10 le storie visive a essere selezionate tramite open call aperta fino al 15 maggio e destinata a tutti i fotografi, senza limiti di età, esperienza, nazionalità, status professionale o status emergente (il bando è visibile integralmente a questo link). I progetti, che dovranno presentare tra le 30 e le 50 immagini accompagnate da testo narrativo e biografia (ma anche musica e voce fuori campo, volendo), una volta scelte saranno trasformate in formati ibridi, in cui la fotografia viene montata in sequenze di massimo cinque minuti accompagnate da suoni, musica originale, grafica o voice-over.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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