Eterno visionario: la storia di Pirandello arriva sul grande schermo
Michele Placido, dopo aver raccontato Caravaggio, si cimenta in una nuova sfida cinematografica che questa volta riguarda un grandissimo uomo di teatro e letteratura: Luigi Pirandello. In attesa del film in sala dal 7 novembre: ecco il trailer
Umiltà, amore, dolore, fallimento. La storia di Luigi Pirandello che porta al cinema Michele Placido ha tante sfumature che riguardano l’uomo, l’essere umano in primis.
Lo stesso che provando e vivendo alcune precise situazioni e emozioni è stato accompagnato da fantasmi che gli hanno permesso di mettere nero su bianco alcune delle storie teatrali più belle del ‘900.
Eterno visionario: un ritratto intimo di Pirandello
Che marito, padre, capo compagnia e artista è stato Pirandello? Eterno visionario cerca di arrivare ad una verità e lo fa attraverso una scatola magica, il film, in cui fotografia e scenografia, insieme alla regia, sono punto di forza, bellezza e anche intrattenimento.
Pirandello, padre putativo di Placido
“Pirandello per me, che quando sono entrato in Accademia mio padre non c’era più, è stato un grande uomo, l’ho preso come padre putativo, come è stato San Giuseppe. Non ho mai pensato di poter raccontare Pirandello perché è talmente sorprendente che… è stato proprio come uno di famiglia, davvero non pensavo di fare un film, questo fino a quattro anni fa, per cui era arrivata l’oradi metterlo in scena, forse essendo arrivato a questa età.
Ci voleva un vissuto, ci volevano i tempi… per seminare e per raccogliere e, come dice lui nel film: ‘la vita la si vive, la si vive, poi la si scrive’”, ha commentato Michele Placido che nel film – ispirato al libro Il gioco delle parti. Vita straordinaria di Luigi Pirandello di Matteo Collura, edito da Longanesi Editore – si è anche ritagliato un piccolo ruolo, quello dell’assistente Saul Colin.
Fabrizio Bentivoglio interpreta Pirandello
Il ritratto di Pirandello restituito da questo film è un po’ un inedito per il grande pubblico. La sua non è stata una vita semplicissima o felice e molto di quel dolore è stato “fatale” per le sue opere.
Interessante è la scelta di Placido di usare il viaggio che Pirandello compie in treno verso Stoccolma e quindi verso il Premio Nobel come momento di riflessione su quello che è stata, fino a quel momento, la sua vita privata e pubblica.
A vestire i panni del protagonista è l’attore Fabrizio Bentivoglio che riguardo il suo rapporto con Pirandello dice: “A scuola ci fanno leggere subito le opere, ma non ci parlano quasi mai della vita di questi grandi artisti. Io penso che per capire appieno la poetica di un autore come Pirandello sia impossibile scindere la sua vita dalle opere. È soltanto attraverso lo studio della sua vita che ci rendiamo conto che essa è stata la prima fonte d’ispirazione della sua scrittura”.
Chi sono le donne nel film Eterno Visionario?
E accanto a lui, nei panni della moglie Antonietta, Valeria Bruni Tedeschi: “Non era la prima volta che ‘entravo’ nella camera da letto di Pirandello e di sua moglie Antonietta, lo avevo già fatto trent’anni fa con Fabrizio nel film di Bellocchio La Balia, e quindi ho avuto l’impressione di entrare trent’anni dopo nella stessa stanza. Ciò che più mi ha colpito della sceneggiatura è stato scoprire come la follia di lei, rimasta per tanto tempo inesplosa in gioventù, trovi il suo scoppio definitivo nella vecchiaia, portandola a dire tutte le cose più fastidiose che non erano mai state dette prima”.
Altro personaggio chiave di questo film che unisce in sé molte arti? Federica Luna Vincenti (anche co-produttrice del film con Goldenart) che interpreta la musa di Pirandello, Marta Abba. Si tratta della giovane per cui lo scrittore si invaghisce professionalmente e non soltanto. Lei aveva 25 anni e lui 58. La Vincenti qui è stata guidata da un’ispirazione ben precisa: Mariangela Melato “capace di poter rappresentare tutto”
Margherita Bordino
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