Le top model del passato tornano alla carica

Ci sono donne che hanno fatto la storia della moda, contribuendo a loro modo all'emancipazione femminile. Le top model del passato tornano ora protagoniste di alcuni documentari. Ecco i trailer

Linda, Cindy, Naomi e Christy: bastano i loro quattro nomi per evocare le atmosfere glamour del jet set anni ’90, quando non si parlava ancora di influencer, bensì di top model. Un loro scatto o defilè in passerella era in grado di rendere una copertina da collezione e una sfilata un evento unico. La loro storia è ora al centro del documentario The Super Models.

The Super Models

Il magico quartetto formato da Naomi Campbell, Cindy Crawford, Linda Evangelista e Christy Turlington è tornato alla ribalta grazie alla serie documentaria diretta niente poco di meno che dal premio Oscar Roger Ross Williams e da Larissa Bills. In onda dal 20 settembre su Apple TV+, The Super Models si sviluppa in quattro puntate dal titolo “La bellezza”, “La fama”, “Il potere”, “Il lascito”. Il documentario racconta così gli esordi di quattro adolescenti, provenienti da diverse parti del mondo, che stringono un legame di amicizia nel mondo cinico e competitivo della moda.

Come recita la sinossi ufficiale: “Popolarissime singolarmente, insieme raggiunsero un potere mediatico che trascendeva il mondo della moda. Il loro prestigio era tale che riuscirono a superare la fama dei marchi che rappresentavano, e i nomi di Naomi, Cindy, Linda e Christy diventarono importanti tanto quanto gli stilisti che le vestivano”. Per la prima volta le donne che sfilano e posano non sono più semplici “mannequin”, ma si trasformano in vere e proprie icone femminili, capaci di dettare le regole di ingaggi e set fotografici.

L’amicizia tra le quattro top model

A consacrare questo unione è stato il videoclip del brano Freedom! 90 di George Michael, in cui appaiono insieme con altri modelli, come Tatjana Patitz, John Pearson, Mario Sorrenti, Scott Benoit, Todo Segalla e Peter Formby. Le quattro super modelle innescarono inoltre una lotta ai pregiudizi dell’epoca, che vedevano emarginata la Campbell per il suo colore della pelle: pare che le altre tre colleghe imposero che venisse inclusa la presenza della “Venere Nera” come condizione della loro partecipazione alle sfilate.

Oggi le quattro top model continuano a esercitare l’influenza mediatica dei loro personaggi sul fronte culturale attraverso l’attivismo, la filantropia e iniziative imprenditoriali. Recentemente sono tornate a posare insieme per la copertina di settembre di Vogue USA e UK dal titolo “Le più grandi di tutti i tempi”, che ricorda quella celebre del gennaio 1990 firmata dall’obiettivo di Peter Lindberg. Ha fatto furore inoltre la loro presenza all’evento Vogue World, in cui hanno sfilato insieme come ai vecchi tempi.

Il documentario dedicato alla top model Donyale Luna

Dal 13 settembre è invece visibile su HBO un documentario dedicato ad un’altra super model: parliamo di Donyale Luna, nome d’arte di Peggy Anne Freeman. Fu la prima modella di colore a posare per la copertina di Vogue nel marzo 1966, fotografata da David Bailey. Partita da Detroit, solcò le passerelle più in voga dell’epoca, divenendo una delle muse di Andy Warhol. Ma non si limitò al ruolo di indossatrice: la sua presenza era sempre sinonimo di performance.

Apparve così in diversi lavori filmici dell’artista pop e interpretò la bellissima maga Oenothea nel finale del Satyricon di Federico Fellini e fece da spalla al personaggio di Erode in Salomè, diretto da Carmelo Bene. Si sposò con il fotografo italiano Luigi Cazzaniga, con cui ebbe una figlia di nome Dream e morì in una clinica a Roma, per un’overdose di eroina a soli 34 anni.

La sua storia di meteora della moda, che lasciò un segno significativo per l’immaginario dell’epoca, è ora al centro del documentario Donyale Luna: Super Model, diretto da Nailah Jefferson. Nel film vengono mostrate immagini d’archivio, set fotografici che hanno visto protagonista Luna e le tante testimonianze di chi l’ha conosciuta, lanciata e amata.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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