The Makanai. Il mondo delle geishe raccontato da Kore-eda

Si tratta della prima serie tv del regista Hirokazu Kore-eda ad essere disponibile anche in Italia. Una storia che prende vita dalle pagine di un noto manga giapponese e che mette insieme personaggi che condividono un futuro e una vita da geisha

Non è un capolavoro ma un piccolo gioiello di semplicità, eleganza e sentimento. The Makanai: Cooking for the Maiko House, che ha fatto il suo esordio su Netflix il 12 gennaio 2023, è la trasposizione in serie di un delizioso manga di Aiko Koyama. A dirigere la serie tv è il regista Hirokazu Kore-eda, amato autore nipponico cui si deve il recente Broker – Le buone stelle. Hirokazu Kore-eda, da sempre concentrato nei suoi film sui rapporti familiari, trova ottima linfa nel nucleo formato da Kiyo (l’idol del j-pop Nana Mori), Sumire (Natsuki Deguchi) e le altre donne dello okiya in cui vivono. Seppur si tratta di una serie corale, le due sedicenni sono il punto di partenza del racconto e mantengono una notevole centralità. Sono amiche inseparabili da sempre e hanno lasciato le loro famiglie per trasferirsi a Kyoto, precisamente a Gion, il quartiere delle geishe. È in questo luogo che vengono addestrate le maiko – le future geiko (“geisha” del dialetto di Kyoto) – nel canto, nella danza, nella musica.

THE MANAKAI: TRADIZIONE TRA ARTE E CUCINA

The Makanai: Cooking for the Maiko House è una storia dolce, che trasmette serenità e che fa anche venire l’acquolina in bocca. Kiyo e Sumire arrivano a Kyoto come aspiranti geishe ma ben presto Kiyo troverà il suo vero talento nella cucina. È così che ogni puntata è caratterizzata da una pietanza tipica del posto e che viene cucinata come antidoto alla tristezza, alla nostalgia di casa, come celebrazione delle feste, dell’amicizia e così via. In The Makanai è affascinante il mondo delle maiko che viene mostrato. Un mondo quasi fiabesco ma con una routine molto rigida. Tutte queste donne vivono come una vera famiglia, fanno tutto quello che l’okaasan dice loro di fare, non possono portare soldi con sé, avere un cellulare o un fidanzato. Seguono un addestramento severo, continuativo per 5 anni, e la serie le segue e le presenta al grande pubblico in questo loro percorso quotidiano fatto di alti e bassi, di determinazione, resistenza e tradizione.

THE MANAKAI: LA STORIA DI KIYO E SUMIRE

Kiyo e Sumire, la loro amicizia, sono il cuore della serie tv. Kiyo è riconoscente nei confronti di Sumire in modo totalizzante. Prova per lei un sentimento che non vacilla mai, neanche quando il loro percorso nell’okiya si divide. Non prova invidia, non si perde d’animo. È di una gentilezza rara, timida, anonima ma i suoi occhi sono motivati e motivanti. Sumire è silenziosa, riservata e destinata a brillare come maiko. Anche lei è fortemente legata a Kiyo e teme di poterla perdere. Attorno a loro altre giovani già avviate nel percorso di addestramento. Tra queste una è ossessionata da Godzilla, un’altra da Romero e da La notte dei morti viventi, e la cosiddetta madre dell’okiya ha creato un piccolo altarino nella sua stanza altarino dedicato all’attore coreano Hyun Bin – suo primo amore – che venera come fosse un dio. Sono personaggi così diversi ma così affini. Ad avere attratto Kore-eda è stata prima di tutto la storia incentrata sul cibo e solo dopo la necessaria ricerca sulla cultura maiko e sulle case di Kyoto in cui svolge la loro formazione intensiva. Forse la sua ambientazione ha per gli occidentali un livello di seduzione ancora più alto: tutto si svolge in un altro mondo, un mondo reale ma distante da noi eppure non lontanissimo, separato dall’era moderna da una sola strada.

The Makanai

The Makanai

THE MANAKAI: GEISHE PER SCELTA

Con Memorie di una geisha è entrata nell’immaginario comune l’idea della geisha come colei che è stata abbandonata o venduta dalla famiglia d’origine e non ha altra possibilità se non questa per sopravvivere. Kore-eda stesso racconta che facendo diverse ricerche si è trovato davanti a donne che hanno scelto o cercato liberamente questo mestiere, questo percorso. Un mestiere che deriva da un’arte antica (spesso scambiata per prostituzione, ma così non è) e che sicuramente oggi ha bisogno e può avere maggiori tutele, garanzie e riforme. La serie The Makanai: Cooking for the Maiko House può migliorare la percezione delle geishe e la loro condizione.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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