Al Mart di Rovereto torna Poplar Utopia, il festival che unisce arte, musica e sperimentazione  

Dopo il successo dello scorso anno, il festival di musica torna ad animare gli spazi del Mart di Rovereto con un cartellone ricco di eventi e performance. Ecco tutti gli appuntamenti da non perdere 

Nato nel 2017 per volontà di un gruppo di giovani di Trento, uniti dalla voglia di contribuire alla crescita culturale del territorio, il festival di musica sperimentale Poplar da anni anima il parco naturale Doss Trento nel mese di settembre. Col passare del tempo la rassegna è cresciuta diventando tra i più importanti nel panorama italiano. Da un paio di anni Poplar è anticipato dallo spin off Poplar Utopia che animerà (come già nel 2024) gli spazi del Mart di Rovereto dal 31 maggio al primo giugno 2025 con un ricco programma di eventi e performance, interagendo con le mostre e la collezione ospitate nel museo. Ecco gli appuntamenti da non perdere.

Il programma di Poplar Utopia 2025 al Mart di Rovereto 

Agli attesi eventi musicali si aggiunge la performance di PopX che, per la prima volta in assoluto, eseguirà dal vivo l’intero album d’esordio I belong to you, in occasione del decimo anniversario della sua pubblicazione (l’evento avrà capienza limitata e nei prossimi giorni l’organizzazione svelerà come accedervi). A questo si aggiungono i Delicatoni, collettivo visionario pronto a sovvertire la geografia delle stanze e le regole dell’ascolto con il progetto Deliconstructions, proponendo un viaggio sonoro tra silenzio, caos e canto, decostruendo il suono per restituirgli nuove forme e significati. L’intento dei quattro vicentini è quello di fondere le atmosfere neoclassiche della loro città con le tensioni della cultura digitale contemporanea. Chiude il cerchio Uno due Tre, progetto di improvvisazione elettroacustica per tre batterie, ideato da Elia Pastori, Pietro Vicentini e Anton Sconosciuto.

Nell’ambito dell’anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai, il Mart ospita il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli, il quale accompagnerà il pubblico in un percorso tra storia e scienza, esplorando le origini dei ghiacciai, le cause del loro rapido scioglimento e il loro profondo legame con la crisi climatica globale. Accanto a lui, Pietro Lacasella – curatore dei progetti L’Altra Montagna e Alto-Rilievo – offrirà strumenti di lettura per comprendere un fenomeno tanto urgente quanto complesso, che riguarda ciascuno di noi: la crisi climatica. Ad arricchire l’evento sarà la sonorizzazione della mostra Sebastião Salgado. Ghiacciai. Il programma delle performance si completa con MANI, un’esperienza immersiva e partecipativa che fonde immagine e suono, trasportando il Realismo Magico oltre i confini dell’immaginazione. 

Infine, il programma pomeridiano prevede la proiezione di due pellicole che raccontano la nascita e l’evoluzione di due fenomeni musicali che hanno segnato l’immaginario di intere generazioni:  Pino Daniele, protagonista di un documentario di un poeta della musica italiana, e Charli XCX in Alone Together, docu-film che racconta la nascita dell’album How I’m Feeling Now, scritto e prodotto in sole cinque settimane durante il lockdown del 2020.

D.Arte ph Giulia Lenzi
D.Arte ph Giulia Lenzi

Poplar Utopia 2025: gli artisti 

Punta di diamante del palinsesto è  Kelly Lee Owens – tra le artiste di spicco della scena elettronica globale con la sua unica data estiva in Italia per Dreamstate (album che unisce techno, sogno e spiritualità, e che la vede collaborare con The Chemical Brothers, Bicep e George Daniel dei 1975). Assieme a lei anche Giorgio Poi torna a Poplar dopo l’edizione 2019, con un nuovo album appena pubblicato: Schegge (2 maggio 2025). La sua è una carriera costruita sull’incontro tra cantautorato, psichedelia e apertura internazionale, con collaborazioni che vanno dai Phoenix a Calcutta, passando per Franco126 e Muddy Monk. Venerus torna in Trentino portando con sé uno speciale set in trio, alla scoperta del suo universo sonoro fatto di groove, soul e cosmica malinconia. MACE fa il suo debutto a Poplar Utopia 2025 con un progetto speciale: VOODOO PEOPLE, un set visionario tra psichedelia, acid techno e ritmi ancestrali capace di creare un’esperienza sensoriale, co-prodotta da Club To Club.

Poplar Utopia e la collaborazione con il Mart di Rovereto 

Il Museo non si limita a fornire uno spazio carico di suggestioni, con mostre capaci di stuzzicare i sensi e moltiplicare i punti di vista, ma innesta alcune performance cariche di potenzialità espressiva e di sperimentazione. Una su tutte quella di Hold Me While I’m Naked di Beatrice Favaretto, un esperimento di condivisione della sessualità e del desiderio. Il progetto raccoglie fantasie e storie erotiche anonime, raccolte a partire dal 2020, che prendono vita attraverso letture dal vivo affidate a una voce narrante sotto lo pseudonimo di Miele. In questa occasione, la voce sarà quella di Lalliboop, culturista, dominatrice e storyteller. Miele non è un’identità fissa, ma un’entità fluida e mutevole, passando da figure iconiche che hanno segnato l’immaginario collettivo, a volti nuovi e contemporanei, scelti dalla strada, per dare corpo a un erotismo più inclusivo. Sempre in collaborazione con il Mart, l’evento ospiterà Strange Pianos di Jacopo Mazzonelli e Eleonora Wegher, una performance su strumenti rari dalla collezione degli artisti. Jacopo Mazzonelli, artista visivo, musicista e performer, e Eleonora Wegher, pianista e performer, da anni collezionano strumenti musicali rari, prodotti in quantità molto limitate, accomunati dall’essere strumenti a tastiera, appartenenti idealmente all’ampia famiglia delle percussioni. Attraverso un’attenta ricerca e a seguito di un meticoloso lavoro di restauro, gli strumenti diventano i protagonisti di una performance unica: non solo suonati, ma anche raccontati e mostrati al pubblico, gli strumenti eseguiranno un repertorio pensato, curato e selezionato per esaltare le differenti singolarità, in un percorso di inusuale scoperta musicale, timbrica e organologica.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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