Tutti i film artistici e culturali alla prossima Mostra del Cinema di Venezia

La Mostra del Cinema di Venezia numero 80 sta per inaugurare la sua 80esima edizione. Nel frattempo vi segnaliamo alcuni titoli, tra i meno popolari ma che meritano attenzione: hanno legami con la letteratura, l’animazione, l’arte e la cultura culinaria

Il nostro contemporaneo, con tutti i suoi pregi e difetti, è espressione della line-up dell’80. Mostra del Cinema di Venezia, in programma dal 30 agosto al 9 settembre. Trattandosi di una Mostra, appunto, non mancano film che sono incontro tra arti, contaminazioni di storie e di sguardi, ispirati a importanti testi teatrali e letterari e con protagonisti grandi personaggi. Aspettando la nuova edizione, e sperando che alla fine lo sciopero hollywoodiano non diventi l’unico argomento di discussione durante la sua durata, vi segnaliamo alcuni film che, secondo noi, possono rivelarsi delle vere chicche. Titoli da segnarsi, vedere assolutamente e approfondire, che vi introduciamo con la presentazione che ne ha fatto il direttore artistico della Mostra Alberto Barbera durante la conferenza stampa ufficiale (e con qualche piccola nota disponibile al momento).

1 / 6

“Invelle” di Simone Massi

2 / 6

“L’homme d’argile” di Anais Tellenne

3 / 6

“Amor” di Virginia Eleuteri Serpieri

4 / 6

“Plaisirs – Les troisgros” di Frederick Wiseman

5 / 6

“The Penitent” di Luca Barbareschi

6 / 6

“Daaaaaalí!” di Quentin Dupiex

“Primo lungometraggio del grande animatore, lavorazione incredibile e lunghissima, storia vista dal basso di una famiglia di contadini dagli anni Venti ai giorni nostri”. Nel 1918 Zelinda è una bambina contadina con la madre in cielo e il padre in guerra che si occupa della casa, dei fratelli, della stalla e delle bestie. Un giorno Zelinda torna ad avere una madre e un padre. Alla fiera del paese, la bambina si stringe al babbo e spalanca gli occhi per far posto a tutte le cose che le si parano davanti. Vere o immaginate che fossero, Zelinda quelle cose ormai le ha viste e si è fatta una sua idea di come gira il mondo. Gira così velocemente che di colpo la sua storia diventa quella di un’altra persona. Nel 1943 Assunta è una bambina contadina che sta in equilibrio su una gamba, con la testa guarda il cielo e tiene il piede in guerra. Appena può, Assunta si cuce un vestito colorato, fa un saltello e hop! La guerra era tutto uno scherzo, o comunque adesso non c’è più, e con essa scompare il mondo intero: un salto più grande di quel che sembrava. Nel 1978 Icaro è un bambino contadino che gira attorno al niente. È stato sognato tanti anni prima e deve fare e farà quello che non è stato possibile per sua madre e sua nonna. E per chi è venuto prima di loro.

Invelle
Invelle

“Esordio di una giovane attrice belga, racconto bizzarro e sensuale con risvolti erotici, rivisitazione romantica del mito del Golem con sottofondo sociale ed evocazioni di Edgar Allan Poe”. Il film racconta la storia di Raphaël, che per anni ha fatto il custode in una lussuosa magione di campagna fino a quando i proprietari sono morti. Da quel momento è rimasto a vivere con sua madre in un padiglione della tenuta, conducendo una vita ritirata e tranquilla. Raphaël ha quasi sessant’anni, vede da un solo occhio e la sua statura è imponente. A causa del suo aspetto fisico, Raphael sa di spaventare le persone. Tutto cambia la notte in cui l’ereditiera, Garance, torna nella casa di famiglia.

L'homme d'argille
L’homme d’argille

“Opera prima dell’artista romana: il cinema come terapia per riparare una frattura privata, poema visivo che parte dal suicidio della madre e si tuffa nella storia acquatica di Roma”. La Capitale si offre indifferente agli occhi dei romani e seducente a quelli meravigliati dei turisti: la luce morbida, soffusa e malinconica dell’autunno avvolge la città. Teresa si è lasciata andare nel Tevere e Virginia, la figlia, la cerca ricostruendo traiettorie senza tempo nel cuore della città e del suo fiume. Roma si trasfigura in Amor, il “pianeta della cura”, che accoglie Teresa, in una dimensione magica dove il passato, il presente e il futuro si mescolano in un affresco dolente e d’incanto. La Roma dell’acqua si intreccia con quella dei labirinti della mente, delle profondità dei legami tessuti dall’arte e da ciò che non può morire.

Amor
Amor

“A 93 anni il maestro offre un viaggio di quattro ore dietro le quinte di uno dei più famosi ristoranti francesi”. La maison Troisgros vanta 3 stelle Michelin e 1 green, ed è considerato uno dei ristoranti più importanti al mondo. Si trova a Ouches, a circa cento chilometri da Lione, immerso nella natura, e il suo interno è stato progettato dall’architetto Patrick Bouchain. La cucina, seppur contemporanea, conserva gli elementi tradizionali del luogo come anguilla, gamberi e tartufo nero. Il film è sicuro promettente per gli amanti del cibo e della cultura culinaria ma ha aspirazioni molto più grandi.

Menus plaisirs les troisgros
Menus plaisirs les troisgros

“Dal testo di David Mamet, piglio polemico con profondità”. A New York, uno psichiatra vede deragliare la sua carriera e la sua vita privata dopo essersi rifiutato di testimoniare a favore di un ex paziente violento e instabile che ha causato la morte di diverse persone. L’appartenenza alla comunità LGBT del giovane paziente, il credo ebreo del dottore, la fame di notizie della stampa e il giudizio severo della legge, aggravati da un errore di stampa dell’editor di un giornale, sembrano essere gli elementi che fanno scatenare una reazione a catena esplosiva. La gogna mediatica e l’accanimento del sistema giudiziario si sommano al dilemma morale del professionista che si trincera dietro al giuramento di Ippocrate per difendersi dalle interrogazioni, dalle pressioni e dai tradimenti di tutti. Chi è dunque il mostro? Il ragazzo? Il medico? La stampa? La giustizia? Chi può dirsi innocente?

The Penitent
The Penitent

“Umorismo surreale sul narcisismo incontenibile degli artisti, con quattro attori che interpretano Dalì”. Una giovane giornalista francese incontra ripetutamente Salvador Dalí per un documentario che non inizia mai a girare. La donna intervisterà diverse volte l’artista surrealista spagnolo, ma il suo progetto non vedrà mai la luce. Sarà un film surrealista?! Quentin Dupiex è regista e musicista, ed è tra gli autori francesi più prolifici in questi anni.

Daaaaaali
Daaaaaali
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“Invelle” di Simone Massi

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“L’homme d’argile” di Anais Tellenne

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“Amor” di Virginia Eleuteri Serpieri

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“Plaisirs – Les troisgros” di Frederick Wiseman

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“The Penitent” di Luca Barbareschi

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“Daaaaaalí!” di Quentin Dupiex

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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