La “nuova” Fondazione Film Commission di Roma e del Lazio corre in soccorso dell’industria audiovisiva italiana
Nella regione italiana che vede il maggior numero di imprese attive nel comparto dell’audiovisivo, il rinnovamento della storica Fondazione individua le criticità e punta a proporre soluzioni. Dalla formazione alla necessità di fare sistema

È in una fase – ormai più che momentanea, cronica – di grande difficoltà dell’industria audiovisiva italiana, che il rinnovamento della Fondazione Film Commission di Roma e del Lazio si propone di offrire un punto di riferimento per il settore, attraverso un percorso di profonda riforma strutturale con l’obiettivo di consolidare un forte polo del cinema e dell’audiovisivo di Roma e del Lazio.
I nuovi vertici della Fondazione Film Commission di Roma e del Lazio
E si comincia dal nuovo Consiglio di Amministrazione, nominato dai Soci Regione Lazio e Roma Capitale, che vede Maria Giuseppina Troccoli come presidente, Christian Uva in qualità di vicepresidente, e Lorenza Lei nel ruolo di amministratore delegato. “Le produzioni hanno bisogno di certezze, e noi possiamo fare la differenza” ha spiegato Lei in occasione dell’evento di lancio della Fondazione, che ha visto un’ampia partecipazione di addetti ai lavori, tra i quali anche diversi volti noti, da Michele Placido a Valerio Mastandrea, Daniele Vicari, Francesco Montanari, Donatella Finocchiaro. “La fondazione accompagnerà le coproduzioni nel territorio, sia a livello di assistenza che di logistica”.
Gli obiettivi della Fondazione Film Commission di Roma e del Lazio
La nuova governance punta infatti a rafforzare il ruolo centrale di Roma Lazio Film Commission nello sviluppo del cinema e dell’audiovisivo nel territorio, sostenendo le imprese locali, promuovendo la crescita professionale degli operatori e favorendo nuove opportunità a livello nazionale e internazionale, con una strategia innovativa e di lungo periodo che vuole raccogliere nuove importanti sfide.
Si lavorerà, per questo, sui principali asset del settore cine-audiovisivo. Per rispondere alle esigenze della produzione e della distribuzione, attivando percorsi di sostegno sia a livello di contributi sia a livello di assistenza tecnico-organizzativa, anche con l’apertura di sportelli territoriali nel Lazio, che si proporranno in funzione di guida alla produzione intelligente e all’individuazione di contesti film friendly.
L’importanza della formazione. La Scuola Volontè entra nella Fondazione Roma Lazio Film Commission
Ma fondamentale sarà anche investire sulla formazione, attraverso programmi educativi, workshop, masterclass, attività dedicate ai nuovi talenti della TV. L’obiettivo, oltre a rafforzare le competenze dei professionisti del settore, è quello di favorire l’ingresso dei giovani nel mercato, contribuendo così a costruire un sistema più forte e competitivo. Ecco perché la Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté diventa parte integrante della Fondazione, con corsi gratuiti per le principali professionalità del cinema, finanziati grazie al Fondo Sociale Europeo.
Ma il movimento di rinascita e supporto deve coinvolgere l’intero comparto, dalle professionalità più specializzate alle meno conosciute, prestando anzi grande attenzione proprio alle maestranze e ai lavoratori del settore spesso non citati, dagli agenti ai casting director, ai location manager, che ci si propone di coinvolgere attivamente in diverse attività. L’impegno è inoltre mirato a promuovere e sostenere le coproduzioni internazionali anche attraverso la presenza nei principali mercati e festival di settore, per mostrare le potenzialità del territorio e creare nuove opportunità di crescita e innovazione per tutte le figure professionali coinvolte. La Fondazione si attiverà con forza per attrarre nuovi progetti, investimenti e collaborazioni, a partire da un quadro economico che, nel 2025, vede l’opportunità di utilizzare i 3 milioni di euro ricevuti nell’ambito degli investimenti regionali per la promozione della cultura cinematografica e audiovisiva.
I numeri dell’audiovisivo nel Lazio
Gli obiettivi della “nuova” Fondazione sono tanto più strategici se letti in relazione ai numeri dell’audiovisivo nel Lazio, che occupa il primo posto in Italia per numero di imprese attive nel settore (2.400, con 13mila addetti alla “produzione di film, video e programmi televisivi”), e il secondo posto in Europa per investimenti a favore di cinema e audiovisivo. A oggi sono state 261 le case di produzione straniere coinvolte in coproduzioni, in rappresentanza di 38 Paesi; mentre 215 sono le opere cofinanziate grazie al bando Lazio Cinema International – che ha stanziato 70,6 milioni di euro tra il 2016 e il 2023 – tra il 2016 e il 2024. Produzioni di qualità, come dimostrano i 357 premi e le 474 nomination raccolti in festival nazionali e internazionali dai film cofinanziati da Lazio Cinema International in festival nazionali e internazionali.
Redazione
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