Alla ricerca di soluzioni per il turismo culturale e sostenibile. I laboratori dell’Università Ca’ Foscari di Venezia
Con il progetto “Lab Village – Turismo, Cultura e Industrie Creative”, l’ateneo veneziano si propone di ripensare la fruizione del territorio e delle sue risorse integrando arte, cultura e scienze sociali, con il coinvolgimento di un gran numero di attori. Per tutta l’estate, i laboratori che reinventano il turismo fluviale nel Nordest

Turismo sostenibile e come promuoverlo. È un’indagine sulle buone pratiche che possono aiutare a ripensare la fruizione del territorio e del suo patrimonio il progetto Lab Village – Turismo, Cultura e Industrie Creative, promosso dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Arte, scienza e industrie creative alleate per il turismo sostenibile
Una ricerca innovativa – maturata proprio a partire da una delle città d’arte italiane che più pagano gli effetti dell’overtourism, però per concentrarsi sulle province di Treviso, Padova e Verona – che si propone di esplorare nuove frontiere del turismo sostenibile, integrando arte, cultura e scienze sociali per offrire nuove prospettive sui territori e le risorse naturali. Con un approccio concreto volto a sviluppare nuovi prodotti e servizi per il turismo culturale nel Nordest (senza escludere che il modello, una volta definito, possa applicarsi altrove): “musei all’aperto”, itinerari turistici immersivi o didattici, percorsi culturali, soggiorni o incontri enogastronomici, reti di imprese, spettacoli dal vivo, approcci innovativi al marketing territoriale. Tutte opportunità di sviluppo economico e culturale – frutto di un’auspicata sinergia tra mondo imprenditoriale e industria culturale – che, al contempo, si propongono di rinsaldare il legame tra le comunità e il mercato turistico, con il coinvolgimento di un’ampia rete di soggetti attivi, artisti e ricercatori, imprese e operatori turistici, istituzioni locali e cittadini, insieme per valorizzare le risorse locali.
Il progetto Lab Village – Turismo, Cultura e Industrie Creative
In questo contesto, l’Università Ca’ Foscari Venezia opera in qualità di capofila dello Spoke 6 nell’ambito delle attività di Consorzio iNest, finanziate dal Pnrr. Collaborano il Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia e la società di comunicazione Meneghini&Associati Inventia.
Con l’intenzione di ridistribuire in maniera intelligente i flussi turistici delle aree interessate, contribuendo ad elevarne la qualità con un particolare focus sull’innovazione sociale, la ricerca si concretizza in una serie di laboratori rivolti tanto agli operatori turistici che al pubblico. Nel corso del 2025 sono previsti 9 laboratori raggruppati in tre distinte tematiche – Montagna, Outdoor e Città – il primo dei quali, con l’azione pilota dedicata alla montagna, si è già svolto nei mesi invernali sugli Altipiani Cimbri.
I laboratori di Lab Village: l’estate “Outdoor” e il turismo fluviale
L’estate sarà invece la stagione ideale per sperimentare le azioni “Outdoor”, che si concentrano sull’elemento dell’acqua per mettere in luce la dimensione culturale e ambientale dei paesaggi fluviali, lacustri, e delle infrastrutture per la gestione delle acque, intrecciando arte, ricerca etnografica, sociologia e didattica, dunque mescolando l’azione performativa con quella più propriamente educativa.
I laboratori diffusi animeranno per tutta l’estate le province di Treviso, Padova e Verona, toccando località delle Prealpi trevigiane come Cavaso del Tomba, Segusino, Valdobbiadene, Cison di Valmarino, Follina, Miane, Revine Lago, ma anche i territori di Cerea e Carmignano di Brenta. Allo scopo sono state attivate diverse collaborazioni. Con la casa di produzione cinematografica Jolefilm, con il festival di teatro, musica e cinema La Giusta Distanza – Festival del Cammino (giunto alla sesta edizione e nato nel 2020 per iniziativa del Teatro del Pane di Treviso), con il progetto Atlante delle Rive, iniziativa di teatro civile ideata da Marco Paolini e promossa dalla Fabbrica del Mondo che ha l’obiettivo di raccontare l’Italia attraverso i distretti idrografici, i fiumi, le rive, le opere idrauliche, le loro storie e i loro nomi e ridare consapevolezza della geografia fisica del Paese e della gestione della risorsa idrica.

Le collaborazioni sul territorio del Nordest, tra performance e didattica
Nello specifico, la collaborazione con Atlante delle Rive avverrà attraverso l’attivazione di tre lab che prenderanno vita nel corso della stagione estiva per culminare poi in un unico evento di presentazione e valorizzazione delle pratiche sperimentate domenica 28 settembre, in occasione della Giornata Mondiale dei Fiumi. Il primo di questi laboratori, aCarmignano del Brenta, ha visto protagonista la filmaker Alessia Zampieri, impegnata nella produzione di un documentario etnografico per approfondire il tema della “biodiversità umana” che popola le rive e l’ambiente fluviale.
Dal 4 all’8 luglio, invece, il secondo laboratorio si intreccerà con il Festival La Giusta Distanza per mettere in risalto i paesaggi fluviali attraverso la dimensione del cammino. In particolare, Università Ca’ Foscari Venezia ha co-prodotto il laboratorio di regia in natura “Quaderni Selvatici” di Michele Bandini, attore e autore, e una serie di 10 incontri con il regista Mirko Artuso.
Domenica 6 luglio, inoltre, alla malga Barbaria di Valdobbiadene, il professor Maurizio Busacca, responsabile del progetto Lab Village – Turismo, Cultura e Industrie Creative, dialogherà con la giornalista Giada Zandonà per approfondire il tema del rapporto tra turismo culturale e territorio; e martedì 8 luglio, al Pian delle Femene, Alessia Zampieri racconterà la sua esperienza laboratoriale lungo le rive del fiume Brenta.
Il terzo laboratorio, curato dall’artista Piero Ramella con il sociologo Giorgio Osti, chiuderà il ciclo nella seconda metà di luglio, nella zona dei bacini di laminazione di Cerea, coinvolgendo un gruppo di adolescenti per trasformare manufatti idraulici in oggetti narrativi che raccontino le sfide climatiche.
E sempre al Lab fa capo la residenza artistica itinerante Ottantaquattromilapassi (Walking Filming), promossa in collaborazione con Lago Film Fest: sono cinquanta i giovani provenienti da Brasile, Stati Uniti, Francia, Germania, Austria e Italia che hanno risposto alla candidatura internazionale per parteciparvi; due saranno i videomaker selezionati che avranno la possibilità reinterpretare il cammino attraverso due cortometraggi, proiettati in anteprima alla 21eisma edizione del Festival di Cinema Indipendente a Revine Lago (18-26 luglio).

Il valore potenziale del turismo outdoor
Attività che trovano un filo conduttore nelle parole del professor Busacca sulle potenzialità del turismo outdoor, “un fenomeno in grande e veloce crescita, in tutto il mondo e in Italia in particolare date le caratteristiche del nostro territorio. Oggi riguarda non più soltanto i campeggi e il turismo on the road, ma anche i cammini, il turismo sportivo, quello rurale e quello culturale. Rappresenta un’occasione imperdibile per creare nuovo valore, sociale oltre che economico. Permette infatti di aprire nuove rotte del turismo lontane da quelle sovraffollate delle spiagge, del mare e delle città culturali e crea nuove opportunità economiche per aree marginali del paese: colline, argini dei fiumi, zone boschive. Fare innovazione in questo settore può significare disegnare un futuro dove il turismo riesca a coniugare valore economico, innovazione sociale e sostenibilità ambientale. Questo proviamo a fare con la seconda azione pilota del Lab Village”.
Livia Montagnoli
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