Il Museo Novecento di Firenze apre un giardino d’artista nel suo chiostro rinascimentale
Appello a riflettere sulle emergenze ambientali e presidio di biodiversità, il Giardino delle Leopoldine è stato progettato dall’artista Haley Mellin, e inaugurerà il 24 giugno, in concomitanza con la mostra dell’artista americana

Mentre si appresta a ritrovare uno dei suoi giardini storici – il parco mediceo di Villa La Quiete sarà per la prima volta aperto al pubblico a partire dal 16 maggio – Firenze battezza un inedito spazio verde, da scovare all’interno del Museo Novecento.
Il Giardino delle Leopoldine è stato presentato lo scorso 7 maggio con la piantumazione delle prime piante, nel corso di una cerimonia istituzionale che ha visto insieme la Vicesindaca Paola Galgani, l’assessore alla Cultura Giovanni Bettarini, l’architetta Francesca Fabiani e il direttore del museo Sergio Risaliti. Ma per l’apertura ufficiale al pubblico bisognerà attendere il prossimo 24 giugno.

Un giardino d’artista al Museo Novecento di Firenze
Il progetto è frutto di una collaborazione con l’artista e attivista ambientale Haley Mellin (San Francisco, 1983) e l’organizzazione non-profit Re:wild (co-fondata dal Dr. Wes Sechrest e da Leonardo DiCaprio), e si propone di centrare l’attenzione sulle emergenze ambientali del presente. Il contesto è quello eccezionale del chiostro rinascimentale dell’antico Spedale delle Leopoldine affacciato su piazza Santa Maria Novella, che dal 2014 ospita il museo fiorentino dedicato all’arte italiana del Novecento (il nome del Giardino, però, omaggia la Scuole Leopoldine ospitate nel complesso dal 1780 al 1974, fondate dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I per l’educazione delle giovani donne cresciute in povertà).

Ecologia e biodiversità al museo. Il significato del Giardino delle Leopoldine
Così tematiche quali l’ecologia e il rispetto per la natura diventano parte integrante delle pratiche creative e museali contemporanee: “Un cortile di un museo in centro storico viene ‘ri-naturalizzato’ esattamente come prevede il Piano del Verde che abbiamo approvato come Comune” spiegano Galgani e Bettarini “Quando pensiamo a come vogliamo sviluppare Firenze mettiamo insieme i due aspetti, la sostenibilità e l’arte contemporanea, che ritroviamo oggi nel Museo Novecento“.
“Avere cura di un giardino significa avere cura di noi, dei nostri corpi e delle nostre menti” sottolinea Risaliti “Il Giardino delle Leopoldine è una risposta ai tempi che corrono, in cui l’attuale attenzione verso il pianeta non basta ancora ad accelerare un cambiamento. Con questo giardino il Museo Novecento mira a sensibilizzare il pubblico all’emergenza ecologica, al cambiamento climatico e alle emissioni di carbonio connesse anche alla vita e all’attività del Museo. Vorremmo che il Giardino delle Leopoldine fosse aperto a tutti come luogo di contemplazione e riposo, dove poter leggere un libro e cominciare nuove conversazioni, un luogo in cui si può pensare al presente e al futuro e ripensare al passato”.

Le specie autoctone della Toscana nel chiostro rinascimentale del Museo Novecento
Il Giardino delle Leopoldine è anche l’iniziativa pilota del progetto Rewild the Museum, promosso da Re:wild, che quotidianamente si occupa della conservazione della biodiversità, operando in collaborazione con popoli indigeni e comunità locali. Nello specifico, a Firenze sarà recuperata la funzione originale del chiostro, un tempo coltivato e vissuto come giardino. Arbusti e alberi (circa 20 specie diverse) sono stati selezionati per le loro storie autoctone, i loro lasciti culturali e le loro origini indigene nei territori della Toscana. Per questo Mellin – che il 24 giugno inaugurerà anche la sua personale al Museo Novecento – si è avvalsa della consulenza di Risaliti, della curatrice Stefania Rispoli e dell’architetta di paesaggio Matilde d’Oriano: il “rewilding” è stato progettato nel pieno rispetto della lunga storia dell’edificio e dei suoi diversi utilizzi nel corso del tempo, e il nuovo intervento botanico, concepito nel rispetto della biodiversità, si armonizzerà con le caratteristiche fisiche e ambientali del sito. Nei mesi più caldi, le piante mitigheranno le temperature estive, offrendo refrigerio ai visitatori, invitati a godere dello spazio come luogo di incontro, meditazione e contemplazione.
Livia Montagnoli
Giardino delle Leopoldine, Museo Novecento
Piazza di Santa Maria Novella, 10
Dal 24 giugno 2025
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