Da deposito a museo e hotel di lusso. È conto alla rovescia per Zeitz MOCAA a Città del Capo.

Dopo tre anni di lavori, la capitale del Sudafrica sta per celebrare l’apertura di un nuovo museo: l’attesissimo Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (MOCAA), risultato di un’operazione di recupero e riconversione che porta la firma di Heatherwick Studio.

Jochen Zeitz, ex-amministratore delegato della Puma, appassionato collezionista di arte contemporanea africana, in partnership con la società V&A Waterfront ha investito circa 34 miliardi di euro per dare vita alla nuova istituzione culturale di Città del Capo. Concepito per raccogliere, conservare ed esporre le opere degli artisti africani del XXI secolo, Zeitz MOCAA sarà contraddistinto da una robusta programmazione sul fronte educativo e da uno sguardo aperto sul resto del mondo, grazie alle mostre temporanee, di rilievo internazionale, ospitate con regolarità.

IL MUSEO

Significativa la scelta compiuta sul fronte architettonico, con una presa di distanza dalle tentazioni della nuova edificazione. Il museo sorgerà in un immobile fondamentale per lo sviluppo industriale e commerciale di Cape Town: l’iconico Grain Silo, direttamente affacciato sul Victoria & Alfred Waterfront, una delle destinazioni di punta per chi visita la città. Aperto nel 1924, detenne il titolo di complesso architettonico più alto dell’intera Africa sub-sahariana, grazie a una struttura a uso misto alta 57 metri. Chiuso nell’agosto 2001, dopo quasi 80 anni di attività, come impianto per l’esportazione, ma anche come deposito “a supporto” dell’economia agricola locale, rinasce con il museo e, anche, con il lussuoso cinque stelle The Silo Hotel. L’intervento complessivo porta la firma dello studio londinese guidato dall’architetto Thomas Heatherwick, attualmente impegnato a New York nel cantiere del visionario edificio-scultura Vessel e a Shanghai, con 1000 Trees, a ridosso del distretto artistico M50.

ARTE AFRICANA ANCHE NELL’HOTEL A CINQUE STELLE

Ai 9.500 metri quadri destinati alle esigenze museali, distribuiti su nove piani, andranno a integrarsi le 28 camere della struttura ricettiva gestita dal gruppo Royal Portfolio. L’hotel occuperà esclusivamente gli ultimi sei livelli del Grain Silo e avrà come coronamento una piscina a sfioro con vista sulla Table Mountain. Chiaro l’orientamento del team di progettazione: “Piuttosto che cancellare la testimonianza del patrimonio industriale dell’edificio”, hanno precisato gli architetti, “volevamo trovare un modo per celebrarla.” Seguendo tale principio, la monumentale volumetria originaria della costruzione risulterà ancora leggibile, con una sola importante integrazione percepibile dall’esterno: “La maggiore modifica visibile sarà l’aggiunta di pannelli a vetri, inseriti nella geometria esistente dei piani superiori, che si sporgono verso l’esterno come se fossero stati dolcemente gonfiati. Di notte, questa presenza trasformerà l’edificio in una lanterna sul porto.” In coerenza con la vocazione museale del resto del complesso, gli interni dell’hotel sposano la causa della conoscenza dell’arte africana. Negli spazi comuni e nelle stanze, curate dall’interior designer Liz Biden, tra eclettiche combinazioni di epoche e stili, gli ospiti potranno infatti apprezzare i lavori di giovani leve della scena locale.

Valentina Silvestrini

Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (MOCAA) e The Silo | Luxury Cape Town Hotel
Silo Square, V&A Waterfront, Città del Capo, Sudafrica
www.zeitzmocaa.museum/
theroyalportfolio.com/the-silo
www.heatherwick.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

Scopri di più