La Madonna Esterházy di Raffaello. A Roma

Palazzo Barberini, Roma ‒ fino all’8 aprile 2018. In mostra a Palazzo Barberini una delle opere più delicate e sentimentali dell’artista urbinate.

Le suggestive sale di Palazzo Barberini ospitano La Madonna Esterházy di Raffaello, un focus sull’artista urbinate che si inscrive nel solco di un dialogo dal carattere internazionale, ponendo ancora una volta le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, in una politica di scambi con i più importanti musei di tutto il mondo.
In occasione del prestito della celebre Fornarina di Raffaello (Urbino, 1483 ‒ Roma, 1520), uno dei capolavori della collezione capitolina, che è protagonista, insieme ad altre opere dell’artista, della mostra Raffaello e l’eco del mito alla GAMeC e all’Accademia Carrara di Bergamo, è stata presentata al pubblico la Madonna Esterházy, uno dei lavori più significativi della produzione raffaellesca.
La tavola dalle piccole dimensioni, dipinta intorno al 1508, è frutto di uno straordinario prestito dello Szépművészeti Múzeum di Budapest, il Museo Nazionale di Belle Arti ungherese, e rappresenta uno dei dipinti più delicati e sentimentali dell’artista: l’intima composizione racchiude una profonda poetica degli affetti, nella quale l’armonia degli sguardi si intreccia all’intensità dei gesti appena accennati.

Raffaello, Madonna col Bambino e san Giovannino, 1508 ca. Firenze, Galleria degli Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe

Raffaello, Madonna col Bambino e san Giovannino, 1508 ca. Firenze, Galleria degli Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe

LIRISMO E APERTURA

Il lirismo compositivo irradia la posa elegante della Madonna con Bambino che protende verso il piccolo San Giovanni, intento a decifrare un cartiglio, ed è accompagnato da un paesaggio naturale nel quale vengono introdotte delle rovine romane non presenti nel disegno preparatorio, conservato a Firenze presso il Gabinetto dei Disegni e Stampe degli Uffizi ed esposto in mostra attraverso una riproduzione in grande formato.
Il confronto con il disegno rivela un importante passaggio intellettuale di Raffaello, che dagli scenari tipicamente fiorentini, composti da colline e alberi, rivolge lo sguardo alle imponenti vedute romane, facendo così pensare che l’opera sia stata progettata a Firenze e portata a termine a Roma quando, nel 1508, l’artista chiamato da papa Giulio II della Rovere, giunse in una città fervida e rigogliosa, impegnata ad aprire i cantieri delle nuove decorazioni del Vaticano.

Giulio Romano, Madonna col Bambino (Madonna Hertz), 1515 ca. Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, Palazzo Barberini

Giulio Romano, Madonna col Bambino (Madonna Hertz), 1515 ca. Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, Palazzo Barberini

NON SOLO RAFFAELLO

Il percorso espositivo, curato da Cinzia Ammannato, è arricchito inoltre dalla Madonna col Bambino (Madonna dei garofani), del XVI secolo, dall’olio su tavola Gesù Bambino, del XVI secolo, e dalla Madonna col Bambino (Madonna Hertz), del 1515 circa, di Giulio Romano, uno dei principali collaboratori del maestro di Urbino, e va a tracciare un excursus significativo all’interno di un momento storico cruciale non solo per uno dei grandi nomi della pittura italiana ma per tutta l’arte Occidentale.

Nadja Gardini

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Nadja Gardini

Nadja Gardini

Laureata all'Accademia delle Belle Arti di Roma, nel 2010 ha seguito un Master in Gestione di Galleria e Organizzazione di Eventi Culturali, che le ha permesso di maturare un’approfondita esperienza nel campo gestionale degli eventi. Ha organizzato e curato svariate…

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