Villa Croce di Genova. Le mostre della stagione 2016/2017 guardano al dialogo tra artisti italiani storici e giovani talenti

Con Villa Croce di Genova prosegue il nostro ciclo di news sui programmi dei musei d'arte contemporanea per la stagione espositiva autunno-inverno 2016-2017. Ne abbiamo parlato con il direttore Ilaria Bonacossa

È in corso fino a luglio del prossimo anno Davanti al Mare – prima edizione di un progetto sperimentale di residenza estesa. Ma la stagione espositiva di Villa Croce si apre ufficialmente il 23 settembre con l’opening della grande retrospettiva dedicata ad Aldo Mondino, a undici anni dalla morte, presentando la produzione pittorica, scultorea e ambientale di quarant’anni di ricerche che per le loro qualità formali e concettuali sembrano frutto di molteplici personalità artistiche. Alessandro Roma (28 ottobre-8 gennaio), abituato a trasformare con il suo lavoro la pittura di paesaggio in paesaggio interiore lascerà il posto a gennaio (fino ad aprile) alle Strutture dell’architetto, designer, scultore, pittore oltre che fotografo Cesare Leonardi, per proseguire con i Duets di Alberto Trucco e Riccardo Baruzzi (maggio-giugno 2017) e di Patrick Angus e Tomaso De Lucai, per concludersi con l’irriverente collettivo austriaco Gelitin (luglio- settembre 2017). Abbiamo parlato con il direttore del museo, Ilaria Bonacossa, di aspettative e progettualità della stagione che va a cominciare. Partendo da un riflessione su quella precedente.

C’è qualcosa nella programmazione dello scorso anno che ha deluso le sue aspettative o al contrario l’ha invece sorpresa?La più grande delusione dell’anno passato è stata la difficoltà per il pubblico genovese di recepire la mostra video di un’importante artista internazionale come Johanna Billing. Una mostra bellissima e sofisticata, ma che non ha ricevuto l’attenzione che meritava. Al contrario, la mostra Chaotic Passion che, celebrando i 30 anni del museo metteva in dialogo artisti italiani storici e giovani talenti, è stato un grande successo. È riuscita, infatti, a stimolare i collezionisti del moderno a riconoscere i talenti emergenti e a innestare un dialogo aperto e intelligente tra storia dell’arte e produzione presente. Altro evento che ha catalizzato grande attenzione è stato la seconda edizione del forum dell’arte contemporanea con una giornata di lavoro sull’area pubblico-privato. Sono venuti addetti ai lavori e professionisti da tutta Italia: più di 300 persone che, in quattro tavoli dedicati a temi come la governance, le sponsorizzazioni, l’art bonus e l’idea di una futura agenzia per l’arte contemporanea, hanno dimostrato che in Italia c’è voglia di cambiamento e di internazionalizzazione, guardando a modelli come la Francia o la Svizzera.

Su quale aspetto crede che il suo museo debba migliorarsi?
Sicuramente sui servizi. Ma credo che Open Your Art – start up a vocazione sociale che si è aggiudicata il bonus di start up della Fondazione Garrone per gestire il museo, la didattica e i suoi eventi a partire da settembre per quattro anni – sia la risposta a questi problemi, e dimostri ancora una volta come Villa Croce sia un modello innovativo di gestione mista pubblico-privata.

Qual è l’identità della programmazione di quest’anno: su cosa puntate?
La programmazione quest’anno vuole guardare con maggiore attenzione all’arte Italiana. Cominciamo con la grande retrospettiva di Aldo Mondino che, oltre a Villa Croce e Palazzo della Meridiana, occupa con delle installazioni monumentali cinque palazzi storici della città (Palazzo Ducale, Palazzo Rosso, Palazzo Bianco, Palazzo Reale, Casa di Colombo N.d.R.) e l’Acquario. Poi una mostra omaggio a Cesare Leonardi, un grande artista e designer collezionato al Moma, ma ancora troppo poco noto in Italia. Infine inauguriamo una serie di bi-personali in cui un artista giovane italiano entrerà in dialogo con un artista storico, creando un interessante cortocircuito tra passato e presente.

In che proporzione le vostre mostre sono interamente prodotte dal museo, coprodotte con altre istituzioni o acquisite da soggetti esterni? Con quale variazione rispetto agli anni precedenti?

Il museo produce totalmente le sue mostre con il sostegno di aziende private come Hofima, Casa di Cura Montallegro e Rimorchiatori Riuniti, insieme a Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura. L’obiettivo è che i progetti siano specifici per il museo e per la città e che possano portare in Liguria il mondo internazionale dell’arte. Poi spesso abbiamo trovato istituzioni con cui co-produrre le mostre e soprattutto i cataloghi. I fondi limitati restano uguali al biennio passato, ma l’Associazione Amixi per Villa Croce – in grande crescita – sosterrà per la prima volta in toto un progetto di residenza e produzione artistica, dal titolo Davanti al Mare I. La prima edizione, curata da Francesco Garutti, vedrà a Genova Diego Perrone e le sue meravigliose e imprevedibili creazioni.

– Claudia Giraud

http://www.villacroce.org/

 

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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