Arriva l’app che mette in rete i castelli della Sicilia: nuove rotte turistiche attraverso la storia

Il Consorzio che riunisce i castelli di Sicilia è nato nel 2022 per favorire la scoperta di un patrimonio storico dell’isola ancora poco conosciuto. Ora un nuovo strumento digitale favorisce l’esplorazione tra mappe interattive e contenuti per l’approfondimento fai da te

Butera, Castelbuono, Carini, Castronovo di Sicilia, Collesano, Giuliana Marineo, Montelepre, Piazza Armerina, Salemi, Taormina. Tutte località più o meno celebri della Sicilia, accomunate da origini antiche e dalla presenza di castelli medievali, che aiutano a tracciarne la storia. Dal 2022, queste realtà hanno scelto di consorziarsi proprio per mettere a frutto il patrimonio storico che conservano, facendo dei propri castelli un elemento distintivo da valorizzare sotto il profilo culturale e turistico.

Castello di Castelbuono
Castello di Castelbuono

Il circuito turistico dei Castelli di Sicilia

Non un’alleanza scontata, e anzi una sfida al provincialismo e al campanilismo in cui spesso i diversi territori regionali sono rimasti ingabbiati, tanto più perché fondata sulla costruzione di una rete operativa interprovinciale, unico esempio del genere in Sicilia.
Partendo da queste premesse, il consorzio dei Castelli di Sicilia – con sede operativa a Castelbuono – ha scelto di proporsi come circuito turistico alternativo alle rotte più battute dell’isola, trainato dall’impegno di alcune amministrazioni illuminate e dall’accesso a finanziamenti previsti per i consorzi di natura culturale, in arrivo anche dalla comunità europea. Alla messa a punto di iniziative e programmi volti a valorizzare il patrimonio e le tradizioni locali, spesso nel segno del dialogo con i linguaggi artistici contemporanei, fa ora seguito un’app digitale che servirà a potenziare i servizi ai visitatori, mettendo in rete le fortezze e i beni culturali comunali e offrendo un’esperienza immersiva tra storia, arte e tradizioni.

Castello di Salemi
Castello di Salemi

L’app digitale che mette in rete i Castelli di Sicilia

Riteniamo che l’investimento che dobbiamo fare oggi è quello di strutturare una rete che metta insieme i nostri bellissimi castelli. Soprattutto quelli dell’entroterra, magari conosciuti non troppo bene. Con l’app entriamo nel mondo”, spiega il presidente del Consorzio, Mario Cicero. Scaricando gratuitamente l’applicazione sarà dunque possibile creare il proprio percorso virtuale tra i castelli coinvolti, usufruendo di informazioni aggiornate e contenuti per pianificare l’itinerario in base ai propri interessi, anche grazie all’ausilio di una mappa interattiva. E dalla scoperta dei castelli parte quella del territorio che li circonda, grazie alla segnalazione dei punti di interesse locali e delle attività rivolte al turismo, tra eventi e iniziative diffuse.
A sostegno del progetto si pronuncia infatti anche l’assessorato regionale al Turismo: “Questo è il nuovo passo in avanti che occorre per promuovere il nostro patrimonio artistico e culturale, un altro tassello che aggiungiamo alla nostra offerta turistica. Nel caso di specie, ovvero i castelli, la promozione attraverso il software permette di fare arrivare il messaggio del brand in modo diretto e rapido”.

Castello di Mussomeli
Castello di Mussomeli

Alla scoperta di Castelli di Sicilia

Si potrà quindi approfondire la storia del Castello dei Conti di Modica ad Alcamo, maniero costruito intorno alla metà del Trecento per presidiare una scalo marittimo strategico per il commercio del grano, che ospitò in una delle sue quattro torri anche ospiti illustri come Carlo V. O quella del Castello dei Ventimiglia a Castelbuono, capofila del progetto, sospeso tra il mare e il Parco delle Madonie: con 700 anni di storia alle spalle, oggi è sede di un Museo Civico tra i più attivi di Sicilia, e conserva ricchissime collezioni che spaziano dall’archeologia all’arte contemporanea. Il Castello di Salemi, nel cuore della Valle del Belìce, invece, fu probabilmente fatto erigere da Federico II di Svevia nel Duecento, e domina la vista sulla “città di pietra” dal suo terrazza merlato. Mentre si scopre alle porte di Palermo il Castello di Giuliana, detto anche Nido d’aquila per la sua posizione dominante sulla Valle del fiume Sosio. Ugualmente spettacolare perché avvinghiato su uno sperone roccioso è il Castello Manfredonico di Mussomeli, nel Nisseno; e decisamente più noto il Castello arabo-normanno di Monte Tauro, che veglia su Taormina. Solo uno stralcio delle esplorazioni da condurre tra i castelli di Sicilia, guidati dal proprio smartphone.

Livia Montagnoli

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