Bologna Updates: Jacob Tuggener, una scoperta. Alla Fondazione MAST l’ampia antologica del fotografo “industriale” svizzero, ecco le immagini

“È considerato uno dei dieci fotografi industriali di maggior spicco che siano mai esistiti”. E dove poteva esporre a Bologna qualcuno che risponda a questa descrizione, se non alla Fondazione MAST, che del rapporto fra creatività e industria ha fatto da sempre il motivo stesso della sua esistenza? In realtà la definizione di “fotografo industriale” […]

È considerato uno dei dieci fotografi industriali di maggior spicco che siano mai esistiti”. E dove poteva esporre a Bologna qualcuno che risponda a questa descrizione, se non alla Fondazione MAST, che del rapporto fra creatività e industria ha fatto da sempre il motivo stesso della sua esistenza? In realtà la definizione di “fotografo industriale” sta un po’ stretta, a Jacob Tuggener, svizzero nato nel 2004 e scomparso nel 1988: vicino al mondo dell’industria più per pratica che per vocazione, pratica tramutatasi in anni di lavoro per un’industria e poi nella pubblicazione nel 1943 del libro Fabrik. Ma le tnte fotografie esposte a Bologna rivelano una grande profondità di veduta, con approdi a volte affini al Futurismo, altre alla fotografia di regime, altre ancora all’immagine “sociale”, sulle corde – per capirci – di una Tina Modotti. Altre immagini documentano il periodo in cui Tuggener si è concentrato sul mondo dell’alta borghesia e della nobiltà, con ampi reportage da feste a celebrazioni altolocate, mentre una sala è dedicata ai suoi esperimenti di cinema muto. Un artista comunque da vedere, poco noto se non fra gli stretti specialisti: c’è tempo fino al 17 aprile, intanto un’anteprima nella nostra fotogallery…

Il contenuto prosegue a seguire

Iscriviti a Incanti. Il settimanale di Artribune sul mercato dell'arte

 
 

Massimo Mattioli

Iscriviti alla nostra newsletter
CONDIVIDI
Massimo Mattioli
É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto. Piero Dorazio scritti 1945-2004”. Ha curato mostre in spazi pubblici e privati, fra cui due edizioni della rassegna internazionale di videoarte Agorazein. È stato membro del comitato curatoriale per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2011, e consulente per il progetto del Padiglione Italia dedicato agli Istituti Italiani di Cultura nel mondo. Nel 2014 ha curato, assieme a Fabio De Chirico, la mostra Artsiders, presso la Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia. Dal 2011 al 2017 ha fatto parte dello staff di direzione editoriale di Artribune, come caporedattore delle news.