Mies van der Rohe Award, per il 2015 in lizza anche nove progetti realizzati in Italia. Da Archea Associati ad Alvisi Kirimoto + Partners, a Scandurra Studio

Bisognerà attendere poco più di un mese per sapere se lo European Prize for Contemporary Architecture – Mies van der Rohe Award, il più significativo riconoscimento europeo in ambito architettonico, arriverà – finalmente – in Italia. A fine gennaio 2015 infatti la giuria internazionale, con presidente Cino Zucchi, già curatore del padiglione nazionale all’ultima Biennale […]

Bisognerà attendere poco più di un mese per sapere se lo European Prize for Contemporary Architecture – Mies van der Rohe Award, il più significativo riconoscimento europeo in ambito architettonico, arriverà – finalmente – in Italia. A fine gennaio 2015 infatti la giuria internazionale, con presidente Cino Zucchi, già curatore del padiglione nazionale all’ultima Biennale di Venezia, individuerà i finalisti nella rosa degli attuali 420 progetti candidati, tra cui nove realizzati nel biennio 2012/2014 nel nostro Paese. Si va dalle cantine Antinori di Archea Associati a Firenze al Centro di Riabilitazione Psichiatrica di Modusarchitects e Sandy Attia Matteo Scagnol a Bolzano, dalle cantine Bulgari dello studio Alvisi Kirimoto + Partners a San Casciano dei Bagni (Siena) all’Expo Gate di Scandurra Studio a Milano. E poi il MAST-Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia di Labics a Bologna, il Tecnopolo di Andrea Oliva Architetto a Reggio Emilia, il complesso civico di Ernesto Bartolini e Richard Rogers a Scandicci (Firenze), le residenze sociali di Rossiprodi Associati ancora a Milano, fino alla cantina ai piedi dell’Etna di Gaetano Gulino e Santi Gaetano Matteo Albanese, unico progetto a rappresentare il Meridione.
E la presenza dei progettisti del Bel Paese non si esaurisce qui. In lizza ci sono anche studi con architetti italiani, artefici di edifici in stati europei, con sedi anche oltre i confini nazionali. Tra i nominati ci sono anche Renzo Piano per la Fondation Jérôme Seydoux-Pathé recentemente inaugurata a Parigi, Marco Petreschi per il recupero e ampliamento della Bank of Albania a Tirana, Bernardo Secchi e Paola Viganò per un ostello ultimato in Belgio, Renato Rizzi per il teatro Gdanski Shakespeare in Polonia, Inoutarchitettura con Mario Benedetto Assisi per una residenza unifamiliare nella Repubblica di Macedonia, Bruno Fioretti Marquez Architekten per la Bauhaus Masters’ Houses di Dessau per citarne alcuni.
In palio, oltre al prestigio derivante dal premio in passato assegnato, tra gli altri, al Norwegian National Opera & Ballet di Snøhetta a Oslo, alla Netherlands Embassy Berlin di OMA, al Car Park and Terminus Hoenheim North a Strasburgo di Zaha Hadid, alla Bibliothèque nationale de France a Parigi di Dominique Perrault, solo per citarne alcuni, un riconoscimento pari a 60mila euro al vincitore che sarà unico. 20mila euro verranno destinati agli Emerging Architects 2015, mentre per sostenere chi sta per intraprendere la professione è stato inserita, per il prima volta, la menzione YTAP-Young Talent Architecture Prize, focalizzata sulle tesi di laurea discusse nell’anno accademico 2014-2015.

Valentina Silvestrini

http://www.miesarch.com

 

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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