Beatrix Ruf è la nuova direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam

Giri di poltrone tra la Svizzera e l’Olanda. Dopo aver diretto negli ultimi tredici anni la Kunsthalle di Zurigo,  Beatrix Ruf lascia lo storico incarico per prendere il timone dello Stedelijk Museum di Amsterdam, succedendo ad Ann Goldstein, che guidava l’importante istituzione olandese da quattro anni. Un nome che piace, quello della Ruf, sostenuto con […]

Giri di poltrone tra la Svizzera e l’Olanda. Dopo aver diretto negli ultimi tredici anni la Kunsthalle di Zurigo,  Beatrix Ruf lascia lo storico incarico per prendere il timone dello Stedelijk Museum di Amsterdam, succedendo ad Ann Goldstein, che guidava l’importante istituzione olandese da quattro anni. Un nome che piace, quello della Ruf, sostenuto con grande entusiasmo dal Consiglio dei supervisior del museo, entusiasti del lavoro svolto durante la lunga stagione zurighese: grazie a eventi di alta qualità, network strategici e una cifra molto personale e autorevole, Ruf ha condotto la “sua” kunsthalle al centro del dibattito critico internazionale, puntando su nomi eccellenti di artisti e curatori, ma anche su giovani di talento. Per anni  piazzatasi in ottime posizioni nella  ‘Power Top 100’ di Art Review, classifica delle personalità più influenti dell’art system (arrivando addirittura settima nel 2013),  la cinquantaquattrenne di origini tedesche ha collaborato con il Centre Pompidou di Parigi, la Tate Liverpool, il Ludwig Museum di Colonia, il Van Abbemuseum di Eindhoven e il Moderna Museet di Stoccolma, arrivando anche nella lista dei papabili direttori artistici del Maxxi, prima della nomina di Hou Hanru. Diverse le kermesse che l’hanno vista in prima linea come uratrice,  tra cui la terza edizione della Tate Triennial di Londra, nel 2006. Tra le star coinvolte per ambiziosi progetti a Zurigo, anche Yang Fudong, Ian Wallace, John Miller, Richard Prince, Sarah Lucas, Rosemarie Trockel, Wilhelm Sasnal, Trisha Donnelly.

Stedelijk Museum, Amsterdam

Stedelijk Museum, Amsterdam

Nelle speranze della dirigenza, che sta puntando tutto su questa new entry dal forte peso internazionale, c’è la possibile apertura di una nuova fase per il museo, nel il tentativo di  sperimentare una visione differente, radicalmente contemporanea, e di avviare un rilancio generale in termini di posizionamento culturale, di rafforzamento nell’ambito del sistema, di definizione della linea curatoriale.  Uno sforzo corposo, che segue, tra l’altro, i novi anni di gestazione per l’imponente – e contestatissimo – ampliamento della nuova ala, disegnata dallo studio Benthem Crouwel. A rassicurare è, senza dubbio, la lunga esperienza della Ruf e la sua abilità nell’orientare la trama di relazioni tra istituzioni museali, artisti, collezionisti, visitatori, circuito cittadino, settore privato e settore pubblico.
Sono molto onorata e molto commossa”, ha dichiarato la neo direttrice, “per aver avuto l’opportunità di dirigere il Museo Stedelijk e di guidare verso il futuro la sua straordinaria storia espositiva e la sua collezione, insieme a tutta la squadra. Le sue coraggiose ed eccezionali mostre storiche e contemporanee, così come la sua collezione d’arte e design di livello mondiale, sono state un esempio nella formazione del mio pensiero e in numerosi dibattiti con artisti e colleghi”.
La nuova nomina avrà effetto immediato, con l’avvio del percorso per l’elaborazione dei prossimi programmi espositivi e delle attività culturali. Dal primo novembre l’impegno di Beatrix Ruf sarà a tempo pieno, con relativo trasferimento ad Amsterdam.

– Helga Marsala

www.stedelijk.nl

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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