Madrid top e flop. Le cose migliori e le peggiori dell’art week spagnola secondo l’insindacabile giudizio della nostra redazione
TOP Teresa Margolles La sua mostra al Centro de Arte Dos de Mayo non fatica ad essere la più importante mostra in corso durante la settimana di fiera. Da non perdere questo sguardo sull’atroce e poetica realtà di Ciudad Juarez. Carlos Garaicoa Non tanto lui quanto il suo studio, anzi estudio (nella foto), dove […]
TOP
Teresa Margolles
La sua mostra al Centro de Arte Dos de Mayo non fatica ad essere la più importante mostra in corso durante la settimana di fiera. Da non perdere questo sguardo sull’atroce e poetica realtà di Ciudad Juarez.
Carlos Garaicoa
Non tanto lui quanto il suo studio, anzi estudio (nella foto), dove durante ogni edizione di Arco si svolge una puntuale collettiva. Quest’anno le tematiche vanno dalla matematica alla scienza passando per la scrittura. Tra gli altri anche Hamish Fulton, Massimo Bartolini e Lawrence Weiner.
La Casa Encendida
Il centro culturale della banca Caja Madrid non delude. Anche quest’anno la mostra sui giovani artisti considerati promesse per il 2014 è ricca di stimoli, nonostante sia allestita in spazi brutti e difficili.
Istituto Italiano di Cultura
Davvero incredibile la capacità del direttore Carmelo di Gennaro (in scadenza, purtroppo per Madrid) di individuare gli artisti più adatti – sempre di grandissima qualità e sempre giovani – per valorizzare gli spazi del bel palazzo su Calle Mayor. Quest’anno è toccato a Diana Sirianni.
Just Mad
La principale tra le fiere collaterali di Arco, dopo alcuni anni di stanca, torna a crescere e a respirare grazie al cambio di sede, alla diminuzione delle gallerie e ad una maggiore attenzione dei galleristi partecipanti.
FLOP
Caixa Forum
Fondazione di derivazione bancaria famosa in tutto il mondo grazie alla celebre architettura di Herzog&DeMeuron, ma davvero in fase di stallo. Molti piani chiusi, solo una mostra di Salgado e, attenzione, a pagamento. Cosa che non si era mai vista negli anni passati in questo che è stato un centro culturale simbolo della città negli anni del boom economico. Anni lontanissimi.
Reina Sofía
Quasi imbarazzanti le mostre ospitate nel museo di stato spagnolo per l’arte contemporanea.
Matadero
La città di Madrid soffre di troppa abbondanza. Eccesso di spazi aperti in periodo di vacche grassissime e ora che le cose sono assai cambiate non si riesce a riempire questi spazi – anche quelli stupendi come il Matadero – di contenuti che facciano valere il viaggio per raggiungerli…
Oliva Arauna
Da una gallerista così, durante i giorni di Arco, ti aspetti una gran bella mostra, non la collettiva degli artisti (sebbene grandi artisti) di galleria.
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