Il weekend tutto orientale di Christie’s e Sotheby’s. Arrivano a New York le aste dedicate a Cina, India, Giappone. Dagli antichi vasi del ‘700 ai grandi maestri contemporanei

È tempo di Asia Week a New York. E le grandi case d’asta arrivano puntuali con i loro ricchi cataloghi di arte asiatica, con capolavori  oggetti d’arte di ogni periodo. Si inizia con la vendita di “Modern and Contemporary South Asian Art” il 10 settembre da Sotheby’s, con opere dagli anni ‘50 provenienti da collezioni americane, tra cui […]

È tempo di Asia Week a New York. E le grandi case d’asta arrivano puntuali con i loro ricchi cataloghi di arte asiatica, con capolavori  oggetti d’arte di ogni periodo.
Si inizia con la vendita di “Modern and Contemporary South Asian Art” il 10 settembre da Sotheby’s, con opere dagli anni ‘50 provenienti da collezioni americane, tra cui quella di Abe e Jan Weisblat, la più importante raccolta di arte indiana apparsa in asta dal 2000. I 95 lotti sono stimati $3.1-4.5 milioni, guidati da una della prime opere di Ram Kumar, Untitled (Benares), ($150-200,000) del 1966. Non mancheranno opere dei maestri indiani come MF Husain, Ram Kumar e SH Raza. Dalla collezione di June e John Lewis proviene l’opera di MF Husain Untitled (Dancers Under the Full Moon), stimata $90-150.000, un grandioso esempio di commistione fra pittura post-indipendenza e post-impressionista.
L’11e il 12 settembre sarà poi la volta della vendita di “Fine Chinese Ceramics and Works of Art”, con un importante vaso Wucai Fish del periodo Jiajing, stimato $500-700.000, messo in vendita dal The Walters Art Museum di Baltimora a beneficio del fondo di acquisizione in arte asiatica. In catalogo un recipiente di vino in bronzo del periodo arcaico stimato $15-22 milioni, rimasto nella stessa collezione giapponese dal 1924.
E veniamo a Christie’s, che apre il suo calendario l’11 settembre con l’asta di “Japanese and Korean Art”, per passare il giorno seguente al settore “South Asian Modern + Contemporary Art”, con 120 opere stimate tra i $1.500 e i $600mila, tra esponenti del moderni come Tyeb Mehta, Vasudeo S. Gaitonde, Maqbool Fida Husain e Syed Haider Raza, e grandi artisti contemporanei come Subodh Gupta, Alwar Balsubramaniam, T. V. Santhosh, Nalini Malani, Rina Banerjee, Zarina. Highlight l’opera di Tyeb Mehta, Untitled (Falling Figure), stimata $600-800.000, che descrive la traumatica esperienza dei riots del 1947. Per il contemporaneo, una scultura di Gupta stimata $200-300.000 e tre opere di Zarina – Journey to the Edge of Land ($6,000-8,000), Steps ($10,000-15,000) e House with Four Walls ($10,000-15,000) – artista che ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2011 e a cui verrà dedicata una retrospettiva a settembre al Hammer Museum di Los Angeles, per poi andare al Solomon R. Guggenheim Museum di New York e al The Art Institute di Chicago.
Lo stesso giorno si terrà anche l’asta di “Indian and Southeast Asian Art”, con 120 opere in catalogo di artisti provenienti da Gandhara, Nepal, Tibet e India.
Il 13 e 14 settembre, infine, verranno presentati 500 lotti per l’asta di “Fine Chinese Ceramics and Works of Art”, con giade, porcellane, ceramiche e bronzi. A guidare l’asta sarà una ciotola in giada verde del periodo Qianlong (1736-1795), stimata $500-800.000. Valore totale delle opere in catalogo? Un bottino da 15 milioni di dollari. E speriamo che sia sold out.

– Martina Gambillara

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Martina Gambillara

Martina Gambillara

Martina Gambillara (Padova, 1984), laureata in Economia e Gestione dell'Arte, si è interessata fin dai primi anni dell'università al rapporto tra arte e mercato, culminato nella tesi Specialistica in cui ha indagato il fenomeno della speculazione nel mercato dell'arte cinese…

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