Archivista fai-da-te. Arriva Myk Art, l’app per iPhone e iPad utile a schedare le opere della propria collezione. Comodissima, molto smart e tutta italiana

Fanatici d’arte, collezionisti puntuali, ma anche pazzi per le diavolerie tecnologiche che invadono il mercato? Se rispondete a questo profilo, e siete pure particolarmente metodici e amanti dell’ordine, c’è in arrivo, in zona Apple, qualcosa che non vi potete perdere. Si chiama Myk Art, che sta per Mykollektion, ed è la prima app al mondo […]

Fanatici d’arte, collezionisti puntuali, ma anche pazzi per le diavolerie tecnologiche che invadono il mercato? Se rispondete a questo profilo, e siete pure particolarmente metodici e amanti dell’ordine, c’è in arrivo, in zona Apple, qualcosa che non vi potete perdere. Si chiama Myk Art, che sta per Mykollektion, ed è la prima app al mondo dedicata al collezionismo e alla catalogazione di opere d’arte, pensata anche per rimediare all’assenza di un apposito software, per utenti pc o mac. Un’invenzione totalmente made in Italy, dal momento che i tre tecnofili cimentatisi nell’esperimento rispondono al nome di: Fabio Dodesini, Roberto Marini e Luca Mauri. La trovate già nell’App Store, al costo di 4,99 euro, e vi consente, sfruttando la camera digitale del vostro iPhone o iPad, di immortalare e conservare, secondo criteri da perfetto archivista, tutte le opere che avete in collezione.

Da sinistra Roberto Marini Fabio Dodesini e Luca Mauri Archivista fai-da-te. Arriva Myk Art, l’app per iPhone e iPad utile a schedare le opere della propria collezione. Comodissima, molto smart e tutta italiana

Da sinistra: Roberto Marini, Fabio Dodesini e Luca Mauri

Senza bisogno di un consulente apposito, sarà semplicissimo catalogare, schedare e gestire al meglio il vostro piccolo-grande tesoro, disponendo anche di una serie di opzioni utilissime: dall’accesso protetto tramite password, alla possibilità di inserire più foto per scheda; dalla sezione dedicata alle “Informazioni Private”, a quella in cui visualizzare l’ammontare del valore della propria collezione e del capitale investito. E poi l’irrinunciabile aspetto “social”: ogni opera può essere istantaneamente condivisa via mail, mentre le schede ricevute da altri amici che utilizzano l’app si possono mettere in libreria ed etichettare, per eventuali operazioni di acquisto o di scambio.
Ottimo strumento, a cui suggeriamo di apportare un miglioramento: alle cinque categorie per l’archiviazione – “Quadri”, “Sculture”, “Fotografie”, “Serigrafie”, “Libri d’artista” – perché non aggiungerne anche di più attuali? Installazione, Video, Sound art, Street art, Grapghic design… Il collezionista innamorato del contemporaneo gradirebbe e ringrazierebbe.

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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