New York Updates: la Santa Alleanza. Per la grande mostra di Pier Paolo Calzolari, si uniscono (proprio fisicamente) la supergalleries Marianne Boesky e Pace Wildenstein. Ecco le foto

  “Quando il sognatore muore, che ne é del sogno?”. Frase vera, poetica, eterna, che dà il titolo alla nuova grande mostra americana di Pier Paolo Calzolari. Un evento che segna un’inedita joint venture galleristica tra due giganti come Marianne Boesky e Pace Wildenstein: che per l’occasione hanno creato un passaggio per unire i due […]

“Quando il sognatore muore, che ne é del sogno?”. Frase vera, poetica, eterna, che dà il titolo alla nuova grande mostra americana di Pier Paolo Calzolari. Un evento che segna un’inedita joint venture galleristica tra due giganti come Marianne Boesky e Pace Wildenstein: che per l’occasione hanno creato un passaggio per unire i due spazi tra 24th St e 25th St. C’è tutto quel che serve per capire la filosofia dell’artista basato a Fossombrone.
I lavori in mostra sono poetici, industriali, carichi di materia e ben presentati. Spiccano il soffitto di cera con i neon blu, le “tele” di sale e di muschio, i lavori con il ghiaccio. Per Calzolari il bianco ideale non può essere ricreato con un pigmento. Il bianco per l’artista italiano é soltanto in natura, ed é la brina. Così vediamo l’inesauribile volontà di Calzolari di mostrare il ghiaccio, il fuoco, l’acqua, il ferro, la cera, il sale, un miscuglio di materiali poveri, primordiali, industriali e sempre attuali…

– Viola Romoli

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