Maastricht Updates: tanto contemporaneo italiano al Tefaf. E qualcuno piazza due Fontana a un museo americano, per cinque milioni di euro

C’è Marino Marini con le sue piccole sculture di cavalli e cavalieri, Alighiero Boetti con ben cinque opere solo da Ben Brown Fine Arts, e Piero Manzoni con alcuni Achrome. Ma girando e osservando molto attentamente è possibile anche scoprire altri nomi del panorama italiano, da Segantini a Giacomo Balla, Severini, De Chirico, Manzù, Arnaldo […]

C’è Marino Marini con le sue piccole sculture di cavalli e cavalieri, Alighiero Boetti con ben cinque opere solo da Ben Brown Fine Arts, e Piero Manzoni con alcuni Achrome. Ma girando e osservando molto attentamente è possibile anche scoprire altri nomi del panorama italiano, da Segantini a Giacomo Balla, Severini, De Chirico, Manzù, Arnaldo Pomodoro, Modigliani, Melotti, fino ai più contemporanei Bonalumi, De Maria, Bertozzi & Casoni, Fabio Viale, Dadamaino.
Non manca l’impronta tricolore, insomma, in giro per i corridoi della più importante fiera al mondo, di antiquariato ma non solo, aperta in Olanda fino al 25 marzo. Ma l’artista nostrano più presente – non sarà una sorpresa – resta Lucio Fontana: numerosissime le opere presenti al Tefaf, tra tagli, buchi e ceramiche; ed i rumors di fiera parlano già di due vendite di opere dell’italo-argentino ad un museo americano, per qualcosa come 5 milioni di euro. Autrice del colpaccio – ma è solo un’illazione! – potrebbe essere l’unica galleria italiana presente a Maastricht, il network fiorentino d’origine Tornabuoni Arte, alla sua prima presenza, che espone in stand proprio una selezione di più di 25 lavori di Lucio Fontana, eseguiti tra il 1953 e il 1968.

– Eleonora Franzoni

www.tefaf.com


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