La nuova grande opera di Saype ai piedi del Monte Bianco

Una nonna con una bambina ammirano le vette del Monte Bianco: è questa la nuova opera di land art realizzata da Saype e visibile per qualche settimana. Il video

Ai piedi dell’imponente Monte Bianco, sui pascoli pietrosi di Pavillon, a circa 2.300 metri di quota è apparsa una coppia di figure: una nonna con accanto una bambina che indica le cime delle vette. Si tratta dell’ultima opera del land artist internazionale Saype.

L’opera “Une Grande Dame”

L’opera, realizzata con materiali biodegradabili, è effimera e destinata a scomparire nel giro di qualche settimana, inglobata dalla vegetazione. Sviluppandosi su una superficie di circa 2.500 metri quadrati, “Une Grande Dame” – questo il titolo del lavoro – è visibile anche a grande distanza: ottimale è ammirarla dalla funivia. La signora anziana con la bimba al suo fianco intende rappresentare il forte legame generazionale, ma anche rappresentare il passaggio di testimone nel tempo della responsabilità nei riguardi dell’ambiente.

Saype e il suo animo ecologista

“Il Monte Bianco è un luogo iconico e emblematico”, afferma Saype, autore dell’opera, “un ambiente che cambia velocemente, ma fragile al contempo di cui abbiamo il dovere di prenderci cura. La sua magnificenza ci ricorda di quanto sia grande la natura rispetto all’uomo”. Non è la prima volta che l’artista lancia messaggi rivolti alla tutela ambientale con la sua land art: sua è stata la spettacolare installazione EmbracingVenice, che in occasione della Giornata Mondiale della Terra 2022 ha attraversato Venezia su su un “pontone” galleggiante, raffigurando su un manto erboso due braccia strette in segno di fiducia e di aiuto reciproco.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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