Il cortometraggio “Domino” mostra il potere terapeutico di musica e danza

Dopo "Happy Birthday", il regista Giorgio Ferrero torna a collaborare con la ballerina russa Masha Shemuranova per "Domino", un corto che attraverso il linguaggio del corpo riflette sulla bellezza e la difficoltà nell’aiutare gli altri. Il trailer

“Domino” è il nuovo cortometraggio di Giorgio Ferrero in programmazione nelle sale italiane dal 15 maggio. Il film, prodotto insieme allo studio creativo multidisciplinare MYBOSSWAS per Fondazione Compagnia di San Paolo, una delle più antiche ed importanti fondazioni filantropiche in Europa, farà poi il suo passaggio al Torinodanza Festival 2023, che si svolgerà dal 14 settembre al 21 ottobre 2023.

DOMINO, ATTRAVERSO I LUOGHI SIMBOLICI DI TORINO

Domino è un lavoro che unisce più arti – danza, cinema, musica – e che prende vita nei luoghi simbolici di Torino. E’ un racconto visionario, e anche sensuale, che attraverso i movimenti dei corpi crea una connessione incredibile tra spazio-città e temi forti. “Il linguaggio universale del corpo, racconta la bellezza e la difficoltà nell’aiutare gli altri in un gioco di azioni e reazioni positive, come in un domino costruttivo al contrario in cui i corpi si risollevano e tornano a vivere”, si può leggere nella sinossi ufficiale. Giorgio Ferrero con Domino prosegue il percorso di indagine sociale iniziato con Beautiful Things (2019), presentato alla 74esima Mostra del Cinema di Venezia, e in parte continuato con Happy Birthday. Il tema principale in Domino è la solidarietà contrapposta all’individualismo che spesso caratterizza la vita contemporanea. Il corto intende far comprendere come la solitudine e la monotonia quotidiana possano essere una gabbia per l’animo umano, mentre la musica e la danza sono in grado di spezzare quelle catene che ci tengono intrappolati, innescando reazioni positive tra le persone.

IL SUO CORTO PRECEDENTE, HAPPY BIRTHDAY

Il regista torinese Giorgio Ferrero torna a collaborare con la ventitreenne Masha Shemuranova, ballerina russa protagonista anche del suo lavoro, Happy Birthday (2022), film di chiusura dell’ultima edizione della SIC – Settimana Internazionale della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia. In quell’occasione il regista ci ha raccontato: “Il mio lavoro ha la velleità di raccontare la Generazione Z che dovrà fare i conti con pressioni politico sociali assai forti ed è forse da tanti anni che una generazione così giovane è obbligata a confrontarsi con temi così insormontabili. Questa è anche una generazione fatta di giovani iper connessi con il digitale e a volte poco con il mondo reale. Il mondo digitale è spesso la manifestazione del loro essere liberi”. E aveva aggiunto su Happy Birthday: “Io mi sono immaginato una ragazza, come molte di quelle che avevo incontrato in russia, che parte da questi aspetti e quindi motivi futili della vita reale come il chiamarsi Bianca ed essere nata in un giorno come un altro ma che risuona un po’ strano perchè è il 29 di febbraio e che si appende a queste banalità della vita reale per trovare uno sfogo nella vita virtuale cosa che fanno e facciamo in molti. Quando cerchiamo amici in gruppi improbabili o creiamo connessioni per motivi stupidi. In questo mondo virtuale e amplificato si creano degli eroi. Questa ragazza vive questa dicotomia tra il suo essere virtuale, forte e affascinante , in cui trova spazio per se stessa e il conflitto con la sua vita reale che è fatta di solitudine e di compressione e difficoltà nei rapporti umani. Diciamo che mi interessa molto questo argomento per trovare l’equilibrio di questi ragazzi tra questi due sistemi. mi raccontano racconti psicologici che mostrano quello che non viene detto”. Happy Birthday – direttamente costruito e diretto col solo utilizzo di videochiamate – è un corto che attraverso coreografie ricercate e musiche coinvolgenti crea un dialogo con i corpi per rivolgersi più in generale a tutti. Ferrero con questo progetto ha messo in scena un messaggio universale che riguarda libertà, spazio ed unione.

NOTE SULLA DISTRIBUZIONE DI DOMNINO

Il cortometraggio sarà programmato in contemporanea a partire dal 15 maggio nelle sale di numerose città italiane, il cui elenco è in costante aggiornamento, tra cui Torino, dove è molto stretta la collaborazione con il Museo del cinema, Milano (cinema Palestrina), Bergamo (Auditorium), Bologna (cinema Orione), Rovigo (cinema Duomo), Firenze (Cinema La Compagnia), Perugia (cinema Postmodernissimo), Roma (Spazio Scena), Napoli (cinema Vittoria), Salerno (cinema Fatima), Bari (AncheCinema), Catania (cinema King).

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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