L’artista Nico Vascellari dona a MAXXI e Triennale Milano la sua opera Falena

Presentata in Darsena a settembre 2022, con il supporto di glo ™, "Falena" è la grande installazione di Nico Vascellari donata a Triennale di Milano e Maxxi di Roma. Ecco il video del posizionamento nel museo romano

Oltre cento falci placcate in oro che lasciano intendere un messaggio duplice e contrastante, nell’evocare al contempo la natura fertile e la morte mietitrice. Falena è l’opera presentata da Nico Vascellari (Vittorio Veneto, 1976) alla fine dell’estate scorsa, in occasione dell’iniziativa Il Mare a Milano, prima tappa in Darsena di glo ™ for art, progetto artistico di glo ™ volto a promuovere un’arte immersiva da vivere in prima persona per restituire al territorio italiano un valore sociale e culturale.

FALENA: L’OPERA DI NICO VASCELLARI

Vascellari, anima del progetto Codalunga, scelse allora di esprimersi attraverso una grande scultura pubblica, raffigurante un sole a due facce composto da falci in metallo placcate in oro e disposte radialmente su cinque livelli sovrapposti, del diametro di due metri e mezzo, montato su una struttura che ne agevolasse il lento movimento, alimentato dall’energia solare. Il titolo dell’opera allude alle dicotomie che caratterizzano l’omonimo insetto notturno costantemente alla ricerca della luce, eletto a simbolo di una ricerca artistica – quella di Vascellari – che sugli opposti concettuali si fonda da sempre, concentrata sul giorno e la notte, la luce e il buio, il sopra e il sotto, la vita e la morte. Ma le falci, in quanto attrezzo agricolo, sono anche riferimento al lavoro e alle lotte operaie del secondo Novecento. E l’installazione, con le sue molteplici simbologie, attinge anche al mondo dei miti e dei riti popolari.

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Nico Vascellari, Falena, MAXXI, Roma, 2023. Photo Giorgio Benni

FALENA, LA DONAZIONE AL MAXXI E ALLA TRIENNALE

Ora Falena entra nelle collezioni dal MAXXI di Roma e della Triennale Milano, grazie alla donazione dell’artista. A Roma, l’installazione sarà presentata lunedì 3 aprile, alle 19, nella collocazione che è stata prevista all’interno del museo, su una delle pareti di cemento della lobby, dunque visibile da tutti, con accesso libero all’area. A Milano, invece, la cerimonia di presentazione dell’acquisizione è programmata nel fine settimana di miart, il 14 aprile: dal giorno seguente l’opera sarà esposta negli spazi esterni della Triennale, accanto alla facciata d’ingresso, introdotta dall’appuntamento Falena. Forze trasformative e immaginari ancestrali, conversazione tra Nico Vascellari, Damiano Gullì, Gea Politi e Cristiano Seganfreddo (15 aprile, ore 19).

UN GEMELLAGGIO TRA ROMA E MILANO

Per il MAXXI è Bartolomeo Pietromarchi a esprimere la soddisfazione per l’acquisizione: “Ci fa molto piacere accogliere una nuova opera di Nico Vascellari, artista già presente nelle nostre Collezioni con altri importanti lavori, a partire da Revenge con cui nel 2007 vinse il Premio per la Giovane Arte Italiana. Siamo grati all’artista per la generosità di questa donazione e a glo TM for art per il prezioso sostegno all’arte contemporanea. E siamo felici di rinnovare, insieme a Triennale Milano, la proficua collaborazione tra istituzioni pubbliche e aziende private”. Sulla stessa linea di pensiero è Damiano Gullì, Curatore per Arte contemporanea e Public Program di Triennale Milano: “Con Falena. Nico Vascellari introduce una riflessione sull’uomo, il suo lavoro e le forze trasformative della natura. L’oggetto-falce, già desemantizzato e risemantizzato da artisti quali Andy Warhol, Franco Angeli ed Enzo Mari, qui dissociata dal martello, mantiene una dimensione comunque politica per aprirsi a immaginari ancestrali nel recupero di un più profondo elemento magico primario. Siamo felici che quest’opera entri nella Collezione di Triennale Milano e che questa occasione sia generativa di una nuova collaborazione con un’istituzione a noi molto vicina come il MAXXI”. La donazione delle due grandi sculture gemelle contribuirà anche a rinsaldare la sinergia tra le due istituzioni coinvolte, tracciando un asse artistico di congiunzione tra Roma e Milano.

Livia Montagnoli

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