La Pussy Riot contro il patriarcato sui maxi schermi di Londra

Nadya Tolokonnikova, leader del gruppo punk russo Pussy Riot, ha lanciato la video performance "Nadya Means Hope" sui maxi schermi di Londra, grazie alla collaborazione con CIRCA. Ecco il video

Nadya Tolokonnikova, leader del gruppo punk russo Pussy Riot e nota ormai per le sue performance artistiche votate all’attivismo femminista e contro il regime putiniano, torna a far parlare di sé comparendo sui maxi schermi di Londra. A darle visibilità è The Cultural Institute of Radical Contemporary Arts (CIRCA) che ogni mese, alle 20:23, trasmette su una rete globale di schermi, video performance realizzati da artisti noti o emergenti.

LA PERFORMANCE “NADYA MEANS HOPE”

Dall’8 marzo, giornata internazionale delle donne, e fino al prossimo 5 aprile, i maxi schermi di CIRCA proietteranno “Nadya Means Hope”, la nuova video performance in cui la Tolokonnikova, con il suo solito passamontagna sul volto, accende con un fiammifero la punta di una candela dalle fattezze di una melanzana. La scultura, intitolata “Fragile Masculinity Genesis”, è un chiaro rimando al patriarcato ed è stata battuta all’asta da Sotheby’s il 14 marzo come parte della vendita online My Body My Business, volta a raccogliere fondi a favore di organizzazioni per la salute riproduttiva, inclusa Planned Parenthood. L’asta è stata curata dalla stessa Tolokonnikova e con opere donate da Jenny Holzer e Marina Abramović, a sua volta tra le artiste che hanno collaborato con CIRCA, la quale ha dichiarato: “Non potrei essere più felice di vedere Nadya e CIRCA collaborare. Sostengo la decisione di ogni donna in merito alla pianificazione della genitorialità”.

NADYA TOLOKONNIKOVA E LA COLLABORAZIONE CON CIRCA

Riferendosi al recente capovolgimento della storica sentenza della Corte Suprema statunitense “Roe contro Wade” del 1973 sull’aborto e all’attualità, la performer russa ha dichiarato: “Il dolore di così tante persone risuona in tutto il mondo: le donne negli Stati Uniti guardano le loro nipoti nascere con meno diritti di loro stesse, i coraggiosi manifestanti in Iran che affrontano la morte e la prigione e le infinite atrocità in Ucraina”, e aggiunge: “Vedo il coraggio delle giovani donne in Iran, dell’intero spirito indistruttibile della nazione e del popolo ucraino, delle giovani attiviste che continuano a combattere. Agli aggressori non auguro alcuna speranza, solo l’oblio… Possa la speranza essere il vantaggio esclusivo per coloro che combattono dalla parte della verità, della giustizia e della pace”. Proprio da questa riflessione ha preso il titolo la video performance “Nadya Means Hope”: il nome di Nadya o Nadezhda significa infatti “speranza” in molte lingue slave. L’icona punk, da poco sbarcata anche su OnlyFans per promuovere e sostenere il suo attivismo, ha così voluto ribadire la sua avversione al patriarcato, quando ancora i diritti delle donne vengono messi in discussione in tutto il mondo.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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