I Cercatori di Luce: l’opera filmica che unisce danza, teatro e realtà virtuale

I Cercatori di Luce è la grande opera filmica di Giuliana Cunéaz che sarà proiettata al PalaCinema di Locarno: un affresco contemporaneo che unisce danza, teatro, 3D con Angela Molina e attori di grande calibro. Vi mostriamo il backstage

“Nella mia videoinstallazione si attua uno scambio di energie partendo dall’idea che la Terra è corpo vivente. Le tecnologie dialogano con attori e ballerini nell’ambito di un lavoro che vuole intercettare il cambiamento e, non a caso, i costumi che ho creato fanno riferimento ad una realtà multietnica”: Giuliana Cunéaz parla così de I Cercatori di Luce di cui vi proponiamo il backstage e che sarà proiettato, in anteprima, negli spazi del PalaCinema di Locarno il 27 ottobre alle 18.

IL CAST DE “I CERCATORI DI LUCE”

Si tratta di un’opera filmica che ha coinvolto l’attrice spagnola Angela Molina, celebre per le opere con Luis Buñuel, Pedro Almodóvar, Ridley Scott, Giuseppe Tornatore e Marco Bellocchio, che in questo caso diventa il tramite tra le forze celesti e l’energia terrestre. Assieme a lei compaiono Aida Accolla, ex prima ballerina della Scala, Giulia Staccioli, regista, coreografa e fondatrice dell’Accademia Kataklò, la compagnia italiana di danza acrobatica, gli attori Mohamed Ba, Barbara Caviglia, Paola Corti, Andrea Damarco, Valeriano Gialli, Stefania Tagliaferri.

L’OPERA FILMICA E LA MOSTRA AL PALACINEMA DI LOCARNO

La videoinstallazione sarà mostrata su tre grandi schermi, che immergeranno totalmente il pubblico nel grande affresco immaginato dalla Cunéaz sul potere rigenerativo della natura attraverso il lento percorso che conduce dalle tenebre alla luce, dove il tempo non è solo narrazione, ma presa di coscienza. Nell’opera si mescolano danza, recitazione, virtual reality, tecnologie 3D, scienza e mitologia.

I Cercatori di Luce è anche il titolo alla mostra, a cura di Valentino Catricalà, che presenta, insieme a fotografie e video di backstage, una serie di abiti creati appositamente dall’artista, evocando quanto compare sullo schermo, con dettagli che rimandano agli elementi della natura. In tal modo, cinema e teatro si fondono creando un’opera d’arte totale di forte coinvolgimento. La rassegna e le proiezioni proseguono fino al 14 novembre trasformando il PalaCinema in un luogo magico. Per Catricalà: “I Cercatori di Luce apre uno spiraglio nuovo nell’arte contemporanea, che trascina il video e le sue prosecuzioni, verso uno stadio di integrazione fra l’apparato digitale, il 3D e quello corporeo dell’attorialità performativa. In quest’azione, Giuliana Cunéaz prosegue la sua ricerca verso una nuova realtà ecologica”.

In particolare, alla realizzazione dei costumi e al progetto espositivo, ha collaborato NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, con il Triennio in Scenografia diretto da Margherita Palli, mettendo a disposizione l’esperienza dei docenti e la professionalità degli studenti.

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Redazione

Redazione

Artribune è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, nata nel 2011 grazie all’esperienza decennale nel campo dell’editoria, del giornalismo e delle nuove tecnologie.

Scopri di più