Il Parco di Miramare. Uno scrigno di varietà botanica a due passi da Trieste

Il Parco di Miramare, che si estende per ben ventidue ettari, nasce per volontà di Massimiliano d’Asburgo alla metà dell'Ottocento. In questo video di Artribune Television Andreina Contessa, direttrice del Castello e del Parco, ci racconta tutti i suoi segreti

Il terreno su cui si trova il Parco, che fa parte del promontorio roccioso di Grignano, in origine aveva l’aspetto di una landa carsica ed era quasi del tutto privo di vegetazione. Per la progettazione, Massimiliano d’Asburgo si avvalse dell’opera di Carl Junker, mentre per la parte botanica si rivolse inizialmente al giardiniere Josef Laube, sostituendolo in seguito con Anton Jelinek. Grossi quantitativi di terreno vennero importati dalla Stiria e dalla Carinzia, e vivaisti soprattutto del Lombardo Veneto procurano una ricca varietà di essenze arboree e arbustive, moltissime delle quali di origine extraeuropea. I lavori, avviati nella primavera del 1856, sono seguiti costantemente da Massimiliano, che non smetterà di interessarsi al suo giardino anche una volta stabilitosi in Messico, da dove farà pervenire numerose piante.
Nella zona est prevale la sistemazione “a bosco” che asseconda l’orografia del luogo: alberi alternati a spazi erbosi, sentieri tortuosi, gazebi e laghetti, ripropongono i dettami romantici del giardino paesistico inglese. La zona sud ovest, protetta dal vento, accoglie aree geometricamente impostate, come nel caso del giardino all’italiana antistante al “Kaffeehaus” o delle aiuole ben articolate intorno al porticciolo.

www.miramare.beniculturali.it

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Redazione

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