Sconfinamento. Il video della mostra di Paolo Scirpa a Milano

Quindici opere, tra sculture, dipinti e fotografie, per raccontare la ricerca di Paolo Scirpa, un maestro dell'arte italiana del Novecento e oltre. Particolare è l'uso che l'artista fa del neon, creando ipnotici spazi infiniti. Fino al 31 gennaio da Gaggenau Hub a Milano

Rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2020 a Milano da Gaggenau Hub la mostra Sconfinamento di Paolo Scirpa (Siracusa, 1934), a cura di Sabino Maria Frassà. In occasione della riapertura dopo le feste natalizie, i promotori della mostra – Cramum e Gaggenau – hanno realizzato un video racconto dell’esposizione in cui il curatore spiega le caratteristiche principali del percorso artistico di Scirpa. La mostra riporta a Milano dopo anni di assenza la magia dei neon di uno degli artisti italiani viventi più stimati al mondo, acquisito da collezioni istituzionali e musei importanti come il MART di Rovereto, il Museo del Novecento e le Gallerie d’Italia.
Sconfinamento raccoglie quindici opere tra sculture, dipinti e fotografie. Come spiega il curatore, “forte è la componente spirituale nel lavoro di Paolo Scirpa, che porta l’infinito in uno spazio finito. Le sue opere danno la possibilità allo spettatore di conoscere, provare e vivere lui stesso l’infinito, elevarsi al di la della propria corporeità ed elevarsi. Sono quindi opere ‘interattive’ che vanno vissute e viste da vicino: solo con gli occhi a pochi centimetri dall’opera si disvela un mondo parallelo, l’infinito nel finito”.
La mostra di Paolo Scirpa chiude il ciclo IN-MATERIAL, quando la materia si fa pensiero, ideato dallo stesso Frassà e promosso dal noto brand tedesco insieme al progetto non profit Cramum.

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Redazione

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