Velvet Buzzsaw: su Netflix un film horror ambientato nel mondo dell’arte

Misteriose morti funestano il mondo dell'arte a Los Angeles. Un film disponibile su Netflix ironizza sulle grandi fiere trasformandole nello scenario di un classico horror-thriller ironico

La satira sul mondo dell’arte contemporanea è una carta che i registi giocano sempre più di frequente. Basti pensare alla parodia della performance art messa in campo da Paolo Sorrentino ne La Grande Bellezza, oppure al pluripremiato The Square di Ruben Östlund, in cui le dinamiche del sistema dell’arte venivano ripetutamente messe a nudo e ridicolizzate. Mancava però all’appello il genere horror, una lacuna colmata in questi giorni da Velvet Buzzsaw, uscito ieri su Netflix e diretto dall’americano Dan Gilroy. La pellicola, ambientata nella Los Angeles delle grandi gallerie e delle mega-fiere, ha come protagonisti il critico d’arte Morf Wandevalt (Jake Gyllenhal) e la gallerista Rhodora Haze (Rene Russo), impegnati nella ricerca su un misterioso pittore deceduto, le cui opere descrivono un universo cupo e violento. La situazione però degenera lentamente, e il film si trasforma, da satira accurata del mercato dell’arte, in un thriller-horror ironico e splatter, tra installazioni che attaccano i visitatori, scene del delitto e morti cruente.

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Tanni

Valentina Tanni

Valentina Tanni è storica dell’arte, curatrice e docente; la sua ricerca è incentrata sul rapporto tra arte e tecnologia, con particolare attenzione alle culture del web. Insegna Digital Art al Politecnico di Milano e Culture Digitali alla Naba – Nuova…

Scopri di più