Extreme. Scienza e arte a Milano

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano. La sede museale meneghina ha inaugurato la nuova esposizione permanente dedicata all’infinitamente piccolo. Tra installazioni multimediali create ad hoc, sculture, juke-box, rilevatori e reperti antichissimi, il percorso mette in luce quel che accade all’interno dei laboratori del Cern e dell’Infn.

ALLA SCOPERTA DELL’ATOMO
“Milano non è solo il luogo dove sono cresciuta”, ha dichiarato Fabiola Gianotti, direttore generale del CERN, “ma anche la mia alma mater e occupa un posto speciale nel mio cuore. È quindi una grande gioia per me partecipare all’inaugurazione di questa bellissima mostra sulla fisica delle particelle. È stato un piacere per il Cern aver contribuito, in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci e l’Infn, alla creazione di una mostra originale che spero possa essere una fonte d’ispirazione per tutti coloro che la visiteranno”.
Con questo augurio e la presenza istituzionale, fra le altre, del Premier Renzi, pochi giorni fa è stata inaugurata Extreme. Alla ricerca delle particelle. Uno fra i percorsi più avvincenti esposti al Museo della Scienza e della Tecnologia, un camminamento fra le leggi che governano gli atomi e l’energia dell’universo, elementi spesso considerati lontani dalla nostra intuizione, qui elegantemente addensati in una lunga sala prospiciente il secondo cortile.

Extreme - Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano 2016 - photo Paolo Soave

Extreme – Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano 2016 – photo Paolo Soave

UNA MOSTRA SCIENTIFICA
L’idea espositiva nasce dall’esigenza di visualizzare fenomeni, ambiti e composizioni materiche dell’universo, attraverso due Istituti di ricerca d’eccellenza. La ricca compagine di contenuti scritti e l’elevata interazione proposta da alcune videoinstallazioni rendono Extreme un gioiello unico. Un momento di ricerca sulla ricerca, a volo libero sulla rappresentazione di modelli scientifici. Il museo, in partnership con il Cern – organizzazione europea per la ricerca nucleare – e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha infatti elaborato sezioni espositive e narrative in sovrapposizione, aree tematiche concatenate che valorizzano un’ampia gamma di aspetti: dalle tracce ai rilevatori, dai macchinari potentissimi alla visualizzazione dell’addensamento di materia oscura, dalla definizione di silenzio cosmico alla riformulazione visiva dei luoghi adibiti alla ricerca, a 1.400 metri di profondità nel sottosuolo. Bisogna ricordare inoltre che una parte rilevante dell’esposizione è stata dedicata agli acceleratori, strumenti che permettono, facendo collidere le particelle a energie sempre maggiori, di creare nuove particelle e nuove tracce da esplorare. In quest’area è protagonista LHC, il grande anello acceleratore attualmente in uso al Cern.

Extreme - Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano 2016 - photo Paolo Soave

Extreme – Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano 2016 – photo Paolo Soave

SPAZIO ALLA CREATIVITÀ
Al fine di rendere Extreme un racconto fluido e in continua evoluzione, sono state allestite grandi installazioni immersive come quella posta a inizio mostra e concepita dallo studio N!03, grazie alla tecnica olografica. In un ambiente definito da una gabbia metallica, si mostra la ricostruzione di una collisione tra particelle, ottenuta attraverso lo studio delle tracce lasciate dalle particelle stesse.
Inoltre, dopo aver assistito a proiezioni ad altezza uomo e aver visitato una cabina che racconta, tra parole e oggetti, le esperienze dirette di fisici e scienziati, proprio in mezzo a tutti questi strumenti e alle fotografie di Adrian Pol – che ritraggono la quotidianità dei laboratori – è possibile fruire, sospesa fra tempo e spazio, anche della scultura Atlas Remeshed di Davide Angheleddu.

Ginevra Bria

Milano
Extreme. Alla ricerca delle particelle
MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA
Via San Vittore 21
02 485551
[email protected]
www.museoscienza.org

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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