Il silenzio di carta. Roberto Floreani a Vicenza

Palazzo Chiericati, Vicenza – fino al 25 novembre 2015. Un progetto di Roberto Floreani legato alla Prima Guerra Mondiale e all'arte futurista raccoglie e fa proprie le tracce dei tragici avvenimenti bellici. Dimenticando la vita?

GRANDE GUERRA E FUTURISMO
La costruzione manuale della carta e il tempo sono l’ossatura del progetto di Roberto Floreani (Venezia, 1956) dal titolo Ricordare. Inserito fra le manifestazioni per le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra della Regione Veneto, prevede anche un omaggio al Futurismo: la presentazione del libro scritto dall’artista, I Futuristi e la Grande Guerra, finalista del premio ad Aqui Storia, che analizza anche la storia interventista della brigata futurista, e una serata, Zang Tumb Tumb, prevista l’11 dicembre al Teatro Comunale di Vicenza, ricostruzione multimediale con videoproiezioni, aereodanze e declamazioni del testo-poesia di Marinetti del 1912.
Accanto a sculture di ceramica e opere che si compongono sulla base di schemi e geometrie ripetitivi, il nuovo progetto parte dall’idea che il ricordo è una questione personale e che da un lento lavoro con le carte fatte a mano, un particolare impasto di cellulosa e tela cannettata, si possa riprendere un discorso astratto legato anche alla storia.

Roberto Floreani – Ricordare - veduta della mostra presso Palazzo Chiericati, Vicenza 2015

Roberto Floreani – Ricordare – veduta della mostra presso Palazzo Chiericati, Vicenza 2015

CHE FINE HA FATTO LA STORIA?
L’astratto diventa racconto, intessuto da piccole parti di ferro, ritrovamenti di pezzetti della Prima guerra mondiale durante le passeggiate sui monti di Asiago dell’artista. L’objet re-trouvé trova una sua collocazione e un suo fine nella composizione, accanto al lavoro di costruzione di un materiale leggero che rappresenta per l’artista uno spazio silenzioso su cui si può trascrivere un pensiero. Il drammatico reperto di guerra fa da contrappunto narrativo al silenzio, ma come ritrovamenti di testimonianze di vita minime, gli oggetti che detengono la loro forza familiare ed evocativa divengono reliquie. Questo utilizzo poetico e antitetico del significato di reperto storico smorza la drammaticità di una storia collettiva, di quella che è stata per L’Europa intera una delle più cruenti guerre.
Il vissuto aleatorio e la crudeltà – per cui Boccioni prima di morire nel 1916 scrisse: “Da questa guerra io uscirò con un disprezzo per tutto ciò che non è arte… Esiste solo l’arte” – vengono esorcizzati ancora una volta, quasi che l’arte possa di colpo cancellare l’oblio della vita. Quindi Ricordare è un’occasione per ripensare alla visione eroica della guerra? Forse l’allestimento della mostra, nel contesto di Palazzo Chiericati, avrebbe potuto essere una disamina dei vari aspetti della guerra, soprattutto del suo mito, ampliando il punto di vista personale con materiale storico, racconti oggetti e fotografie.

Antonella Potente

Vicenza // fino al 25 novembre 2015
Roberto Floreani – Ricordare
Catalogo Vanilla
PALAZZO CHIERICATI
Piazza Matteotti 37/39
0444 222811
www.museicivicivicenza.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/47357/roberto-floreani-ricordare/

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Antonella Potente

Antonella Potente

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