Ibrida e le donne. Ritorna il Festival di Forlì dedicato alle arti intermediali

Al centro della ricca programmazione di questa sesta edizione, tra spettacoli live, proiezioni, installazioni multimediali, incontri e workshop, vi saranno quattro monografiche di video-artiste del panorama internazionale

Con la pandemia c’è stata una vera e propria accelerazione dei processi digitali. Le nuove produzioni artistiche sono traccia di una rivoluzione della quale non si può più fare a meno”. Con queste parole gli ideatori e direttori artistici Francesca Leoni e Davide Mastrangelo introducono la sesta edizione di Ibrida – Festival Internazionale delle Arti Intermediali, che avrà per titolo-tema Accelerazione intermediale e che si svolgerà a Forlì dal 24 al 26 settembre.

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Francesca Leoni e Davide Mastrangelo. Courtesy Ibrida Festival

LA STORIA DI IBRIDA FESTIVAL

La performance art, l’audiovisivo sperimentale, la musica elettronica tornano a darsi appuntamento, live negli spazi dell’EXATR, nel cuore del centro storico di Forlì, e in virtuale, alla sesta edizione della vivace manifestazione curata dall’associazione culturale Vertov Project, con il contributo di diversi critici e artisti nazionali ed internazionali. “Ibrida Festival nasce nel 2015 allo scopo di indagare e divulgare le produzioni e le ricerche recenti nell’ambito della videoarte, accogliendo in maniera del tutto naturale al suo interno anche la performance art e la musica elettronica abbinata alla sperimentazione sulle immagini”, continuano gli ideatori e Direttori Artistici della manifestazione. “Le Arti Intermediali, nomen omen, prevedono l’utilizzo di diversi media contemporaneamente (il video, l’installazione, la musica, la performance live), in un’ottica di ibridazione”.

IL PROGRAMMA DI IBRIDA FESTIVAL 2021 DECLINATO AL FEMMINILE

Al centro della ricca programmazione (che comprenderà spettacoli live come il concerto multimediale Tríptiko ispirato a Bosch, proiezioni, installazioni multimediali, incontri e workshop, come quello con l’artista e regista Cosimo Terlizzi che fino al 26 settembre guiderà Affioramenti) vi saranno quattro monografiche dedicate ad altrettante video-artiste del panorama internazionale: Francesca Fini e Kika Nicolela, scelte dalla direzione artistica del Festival; Francesca Lolli ed Elisa Giardina Papa, individuate da Piero Deggiovanni, critico d’arte che da anni collabora con Ibrida. “Ibrida Festival ha sempre dato spazio alle artiste, sin dalla primissima edizione”, conclude Francesca Leoni. “Quest’anno è stata una scelta naturale valorizzare il lavoro di donne che, con linguaggi e poetiche molto diverse, indagano la specificità dello sguardo femminile sulla realtà contemporanea”. E si parla anche di Art Magazines, il 25 settembre alle 17 nell’ambito dell’incontro Raccontare l’arte contemporanea oggi: problemi e possibilità. Oltre ai direttori e al critico Michele Pascarella, partecipano Silvia Conta di Exibart, Santa Nastro di Artribune e Philippe Franck di Pépinières Européennes de Création.

– Claudia Giraud

Ibrida Festival 2021

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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