Palazzo Pitti interamente scansionato in 3D. È l’ultimo progetto delle Gallerie degli Uffizi

I lavori dureranno due anni, ai termini dei quali si otterrà la scansione digitale completa del palazzo fiorentino. Uno strumento definito “fondamentale per la conoscenza, lo studio, la conservazione e la manutenzione del patrimonio architettonico di Palazzo Pitti”.

Le Gallerie degli Uffizi, con la direzione del tedesco Eike Schmidt, sono state negli ultimi mesi al centro delle cronache per alcune questioni piuttosto dibattute. Tra queste la visita di Chiara Ferragni agli Uffizi o le scelte sul contemporaneo, ad esempio le grandi mani di Lorenzo Quinn al Giardino di Boboli oppure i Lupi di Ruowang in Piazza Pitti e Piazza Santissima Annunziata.

GALLERIE UFFIZI: PALAZZO PITTI SCANSIONATO IN 3D

L’ultima notizia, però, riguarda un progetto che ha a che fare con l’ambito tecnologico e segna un importante passo avanti nella digitalizzazione del patrimonio artistico. Si tratta di Palazzo Pitti, per la prima volta scansionato interamente in 3D. L’operazione nasce grazie ad una convenzione di Gallerie degli Uffizi con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze, e sarà realizzata tramite fotografi e topografi con droni, GPS e laser scanner di ultima generazione. Nello specifico, il team di ricercatori dell’università fiorentina è chiamato a operare accanto ai tecnici delle Gallerie degli Uffizi, coordinati dalla professoressa Grazia Tucci per l’Università di Firenze e l’architetto Elena Pozzi, curatore del patrimonio architettonico di Palazzo Pitti, per le Gallerie. I lavori sono iniziati da poco, ma ci vorranno due anni prima di giungere a una scansione completa al 100% mai realizzata prima d’ora, a causa della complessa conformazione dell’edificio.  

Palazzo Pitti

Palazzo Pitti

GALLERIE DEGLI UFFIZI: COME SI FA A SCANSIONARE PALAZZO PITTI

È il caso delle imponenti facciate della reggia – per secoli dimora delle potenti famiglie del Granducato di Toscana – ricoperte da bugnato e difficili da fotografare a 360 gradi. Per ottenere, quindi, tutti i dati necessari e ricondurli all’interno di un insieme spazialmente coerente di dati, vengono utilizzati appositi bersagli costituiti da cartelli con campiture bianche e nere, che individuano punti di riferimento fissi nello spazio reale, poi riportati in quello virtuale. Per questo motivo il palazzo – che probabilmente avrà attirato la curiosità di molti cittadini a partire dagli scorsi giorni – è tappezzato di segnalini insoliti. Una volta allineati tra loro i dati acquisiti con le diverse tecnologie, sarà possibile avviare la fase di restituzione grafica del complesso.

PALAZZO PITTI SCANSIONATO IN 3D. IL COMMENTO DEL DIRETTORE SCHMIDT

Grazie alla scansione totale e millimetrica dell’edificio e all’elaborazione informatica dei dati presto sarà a disposizione uno strumento fondamentale per la conoscenza, lo studio, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico di Palazzo Pitti”, osserva il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt. Se il patrimonio storico è senza tempo, insomma, il modo di gestirlo deve sempre essere aggiornato e ottimale, come spiega, “nel prossimo futuro, inoltre, questo lavoro permetterà di sperimentare l’utilizzo del metodo BIM per la gestione integrata della manutenzione e della programmazione degli interventi del complesso: una prospettiva che colloca l’attività di rilievo nell’ambito di un’importante processo di modernizzazione nella gestione e manutenzione del nostro patrimonio architettonico”. 

– Giulia Ronchi

https://www.uffizi.it/palazzo-pitti

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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