Fiere e fashion week sono state per anni, anzi decenni (quasi 7 ne corrono dalle prime presentazioni alla Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze) il “motore”, prima commerciale poi sempre più mediatico, della moda internazionale.
Sono bastati 180 giorni di lockdown per mandare tutto in pezzi. Il motore delle presentazioni batteva in testa da tempo, il loro numero (anche cinque all’anno) già stava creando dubbi e fastidi a tutti i marchi del settore, ma il maledetto virus ha assestato il colpo definitivo. Ora il calendario delle presentazioni internazionali appare assai confuso, con quali conseguenze è presto per dirlo: perché i motori si possono sostituire, ma nessuno sa se valga davvero la pena di utilizzarne uno identico al precedente
Quando ad Artribune solo qualche settimana fa ci siamo posti la domanda se il passaggio delle fashion week al digitale fosse da considerarsi ormai più che necessario, erano ancora in molti tra gli addetti a non aver preso una decisione. Ora tutto ciò è certamente avvenuto e le cose stanno come segue.
LONDRA
Ad aprile, in anticipo su tutti, il British Fashion Council ha annunciato che la sua settimana della moda maschile si sarebbe ridotta a tre giorni (12-14 giungo) e sarebbe divenuta digitale: infarcita di contenuti differenti da una semplice ripresa video anche attraverso l’utilizzo di podcast e diari fotografici. Va comunque preso nota che un marchio come Burberry, ha deciso di non mostrare la sua collezione p/e 2020 sino a tutto settembre.
PARIGI
La Fédération de la Haute Couture et de la Mode, dopo averlo negato sino all’ultimo, ha poi annunciato che si cimenterà con la sua prima settimana haute couture in digitale riducendo anche qui la durata a tre giorni (6- 8 luglio). Giorgio Armani ha deciso di non essere presente con la sua collezione Privé, programmando a Milano uno show nella sua sede di Palazzo Orsini il prossimo gennaio. Sempre a Milano a Palazzo Orsini Chitose Abe di Sacai farà il suo debutto con la sua prima collezione couture per Jean-Paul Gaultier come designer ospite. Anche se non ci sono ancora conferme ufficiali Balenciaga ha probabilmente rimandato il debutto couture di Demna Gvasalia fino al 2021. In digitale anche la presentazione delle collezioni maschili (9- 14 luglio) mentre Hermès presenterà in solitaria il 5 luglio sua collezione primavera 2021 in streaming.
MILANO
14-17 luglio sono invece le date fissate dalla Camera della Moda per la Milano Fashion Week Digital sviluppata in collaborazione con Microsoft. Accesso indifferenziato per collezioni maschili ma anche pre-collezioni femminili. Al momento si sa che Dolce & Gabbana presentano il 15 luglio alle 17:00 la collezione uomo p/e 2021 al cospetto di massimo 200 persone. Lo faranno nel campus del giardino dell’Università Humanitas di Milano disegnato da Filippo Taidelli. Lo spazio è nato a seguito del finanziamento elargito da Dolce & Gabbana nel 2019 per borse di studio per studenti di medicina, seguito quest’anno di ulteriori finanziamenti assegnati a un team di scienziati dell’Humanitas intenti a combattere il Coronavirus. Il 17 luglio sarà invece Gucci a presentare in anteprima la sua collezione Resort 2021 uomo e donna sempre in maniera digitale.
FIRENZE
Anche Pitti Immagine Uomo ha posticipato le date della kermesse, prima a settembre e poi definitivamente al prossimo gennaio 2021. Da qualche settimana però è già andata in rete Pitti Connect, una piattaforma volta a migliorare la connettività degli espositori nei confronti di buyer e retailer che potranno fare scouting e contattare gli espositori, pianificare incontri e visionare le collezioni in video chat o attraverso uno showroom virtuale.
COPENAGHEN E STOCCOLMA
Per i danesi l’evento previsto è stato ridotto a cinque giorni (9-12 agosto). Mentre nello stesso mese a Stoccolma, dove di recente la settimana della moda era stata annullata a causa di problemi finanziari, la Swedish Fashion Association coglie l’opportunità di riemergere con una piattaforma (26-28 agosto) che dà l’opportunità di rivolgersi direttamente al pubblico anziché ai buyer.
NEW YORK
Con la stagione Resort annullata (particolarmente importante negli Stati Uniti), che si tratti di habitué come Marc Jacobs o di nuovi arrivati come Patricia Hearst, non fa differenza. Tutti puntano alla fashion week di settembre per presentare collezioni uomo o donna indifferentemente. Niente di niente per Off White di Virgil Abloh è previsto invece da qui al 2021. Abloh ha però deciso di sperimentare la formula see-now-buy-now: presentazione a gennaio e collezione immediatamente disponibile per l’acquisto in negozio a febbraio, appena un mese dopo.
‒ Aldo Premoli
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