Quarantine Vestimentaire, il progetto della fashion designer Jeanne Vicerial narrato su Instagram

Abbiamo intervistato Jeanne Vicerial, fashion designer francese e borsista a Villa Medici a Roma, dove sta trascorrendo la quarantena. Ci ha parlato della sua ricerca e della sua quarantena, diventata un diario su Instagram

Jeanne Vicerial Quarantaine Vestimentaire
Jeanne Vicerial Quarantaine Vestimentaire

Se è vero che la percezione del tempo è sospesa dalla condizione di isolamento necessaria per prevenire il profilarsi del contagio, è altrettanto vero che le menti creative trovano, in questa stasi, il loro spazio per produrre, come nel caso di Jeanne Vicerial. La borsista francese ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Fashion Design ed è stata invitata, lo scorso inverno, da A.I. Artisan Intelligence – la piattaforma di ricerca sulla moda creata da Clara Tosi Pamphili e Alessio de’Nevasques –  a raccontare il suo progetto, Clinique Vestimentaire, in una lecture nell’ambito del Public program proposto in occasione di Sublimi Anatomie, presso Palazzo delle Esposizioni. All’alba del lockdown che ha immobilizzato l’intera Italia, paralizzando a mano a mano l’intera Europa, Jeanne Vicerial, confinata nelle maestose mura di Villa Medici, decide di dedicare tutto il suo tempo alla pratica e allo studio, condividendo giornalmente il proprio operato sul profilo Instagram.

Il contenuto prosegue a seguire
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— QUARANTAINE VESTIMENTAIRE JOUR n•3 : Pandémie de fleurs ATTENTION c’est bientôt le printemps restez chez vous. DAY n-3: Flower Pandemic it's almost spring, stay home. Ici une dissection vestimentaire de marguerites. Effeuiller la marguerite est un jeu qui est censé refléter les sentiments de l’être aimé. « Elle (il) m'aime, un peu, beaucoup, passionnément, à la folie, plus que tout, pas du tout ». Merci à @hugo.servanin pour le moulage du buste . Face aux mesures sanitaires actuellement mises en place en Italie, et mon incapacité à pouvoir rentrer, j’ai décidé de consacrer tout mon temps à la pratique. Un jour = une pièce, sorte de journal vestimentaire. Donc à demain — QUARANTAINE VESTIMENTARY DAY n-3: Flower Pandemic WARNING it's almost spring, stay home. Here a clothing dissection of daisies. Stripping the daisy is a game that is supposed to reflect the feelings of the loved one. "She (he) loves me, a little, a lot, passionately, madly, more than anything, not at all". Thanks to Hugo Servanin for the moulding of the bust. Faced with the sanitary measures currently in place in Italy, and my inability to return, I decided to devote all my time to the practice. One day = one piece, some kind of clothing journal. So I'll see you tomorrow. #coronavirus #covid #covid19italia #coronavirusitalianews #cliniquevestimentaire #jeannevicerial #fashion #fashionrevolution #couture #textile #textiledesign #masque #masquevisage #mask #research #fleurs @noeloquence @sophiefontanel @cultures_de_mode @psl_univ @ladneu @enamoma_by_psl @ensadparis_fashion

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QUARANTINE VESTIMENTAIRE DI JEANNE VICERIAL

“Il progetto Quarantine Vestimentaire, è nato il giorno dopo il decreto italiano che annunciava la chiusura delle attività e il confinamento, ma ho deciso di proseguire il mio lavoro”, racconta Jeanne Vicerial ad Artribune. “Sono confinata in un’istituzione culturale e non volevo interrompere la mia pratica. C’era anche la volontà di proporre una cronaca ogni mattina con forme libere di interpretazione, diversa dalle notizie che si possono leggere ogni giorno”. La creatività e la ricerca dei modelli firmati dalla fashion designer si sviluppano sulla base di nuovi principi di creazione tessile passando, in questo caso, da bustini floreali a cappelli coprenti, da maschere “paraboliche” ad abiti, condivisi giornalmente, all’alba del DPCM dell’8 marzo scorso.

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— QUARANTAINE VESTIMENTAIRE JOUR n•2 : MASQUE PARABOLE ?? Ici, un masque parabolique qui nous permettra de rester connectés avec le reste du monde malgré notre incapacité à se déplacer pour autre chose que les courses. À Demain • Portez un masque chirurgical lorsque vous êtes en face d’une autre personne et lorsque vous devez sortir. • Face aux mesures sanitaires actuellement mises en place en Italie, et mon incapacité à pouvoir rentrer, j’ai décidé de consacrer tout mon temps à la pratique. Un jour = une pièce, sorte de journal de matière. #coronavirus #covid #covid19italia #coronavirusitalianews #cliniquevestimentaire #jeannevicerial #fashion #fashionrevolution #couture #textile #textiledesign #masque #masquevisage #mask #research @noeloquence @sophiefontanel @cultures_de_mode @psl_univ @ladneu @enamoma_by_psl @ensadparis_fashion

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“Le tecniche che metto in pratica sono quelle che ho sviluppato durante i miei studi e per la mia tesi di dottorato, ma anche per le parti che sono effimere (come fiori e foglie). Io lavoro con spilli. Poi è il lavoro che, insieme alla collaborazione con la fotografa Leslie Moquin, permette di fissare la composizione del giorno. È una vera fortuna aver potuto lavorare insieme a questo progetto”. Un racconto della quarantena fatto per immagini, colori vivaci e rimandi ad altre culture, capaci di scacciare quell’alone di tristezza e di sospensione derivato dal forzato isolamento.

– Valentina Muzi

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Valentina Muzi
Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla Facoltà di Studi Storico-Artistici dell’Università di Roma La Sapienza, laureandosi in Storia dell’Arte Contemporanea e svolgendo il tirocinio formativo presso il MLAC - Museo e Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Ateneo, parallelamente ha frequentato un Executive Master in Management dei Beni Culturali presso la Business School del Sole24Ore di Roma. Dal 2016 svolge attività di PR, traduzione di cataloghi, stesura di testi critici e curatela indipendente. Dal 2017 svolge l’attività di giornalista di taglio critico e finanziario per riviste di settore. Attualmente è membro del Board Strategico presso l’Associazione culturale Arteprima noprofit, nella stessa ha svolto il ruolo di Social Media Manager ed è Responsabile organizzativa della piattaforma Arteprima Academy.