Tra Londra e Parigi: 5 mostre (in chiusura) da non perdere (Scelte dagli studenti)

Una selezione di mostre tra Londra e Parigi per una idea week end nelle grandi capitali europee. 5 appuntamenti da non mancare con la grande arte e l’alta moda.

Fondation Louis Vitton, Paris

Fondation Louis Vitton, Paris

Una selezione di mostre ed eventi da non perdere nelle grandi capitali europee. A Londra, è possibile ripercorrere la breve vita di un grande artista contemporaneo, Basquiat, la cui l’opera Untitled del 1982 è stata recentemente battuta in asta alla straordinaria cifra di 110,5 milioni di dollari. A Londra sono riunite anche le opere di Amedeo Modigliani in una retrospettiva presso la Tate Modern. Non mancano le esposizioni per chi gli appassionati di alta moda, come quella dedicata a Balenciaga nella capitale inglese, oppure quella che celebra i 70 anni di Dior a Parigi. Tornando all’arte, Parigi offre l’imperdibile opportunità di dare in Europa uno sguardo alla collezione del MoMa, senza però dover passare da New York, ma semplicemente recandovi alla Fondazione Louis Vuitton di Parigi. Infine, il Grand Palais offre un importante saggio dell’arte di Gauguin. Ecco le scelte degli studenti IULM.

Questo articolo è stato scritto da Alice Formentini, Rachele Bettinelli, Claudia Abate, Monica Sedini, nell’ambito di una esercitazione in classe all’Università IULM di Milano.

BASQUIAT AL BARBICAN CENTRE

Jean Michel Basquiat, Cabra, collezione privata

Jean Michel Basquiat, Cabra, collezione privata

A Londra gli appassionati di arte contemporanea possono visitare una grande retrospettiva dedicata all’artista americano Jean-Michel Basquiat (1960-1988), writer e pittore, morto a soli 27 anni. La mostra Basquiat: Boom for Real è stata allestita presso la Barbican Art Gallery e rimarrà aperta fino al 28 gennaio. In mostra oltre 100 opere, suddivise in differenti sezioni tematiche per sottolineare come Basquiat si lasciasse influenzare da altre discipline artistiche e come dialogasse frequentemente con esse. Esposti dipinti, disegni, quaderni e altri oggetti di sua produzione, insieme a film, documenti fotografici, brani musicali e materiale d’archivio. In occasione della mostra lo street artist Bansky ha realizzato due interventi sulle pareti esterne del Barbican in omaggio all’artista.

Fino al 28 gennaio 2018
Barbican Centre Silk St, EC2Y 8DS, Londra
In collaborazione con la Schirn Kunsthalle Frankfurt
www.barbican.org

MODIGLIANI ALLA TATE MODERN

Tate Modern, Switch House di Herzog & de Meuron

Tate Modern, Switch House di Herzog & de Meuron

Mentre in Italia impazzano le polemiche sulla mostra dedicata ad Amedeo Modigliani (1884-1920) da Palazzo Ducale a Genova, nella capitale inglese è in corso una grande retrospettiva all’artista che incarnò alla perfezione la figura del bohémien, segnando una rottura nel primo Novecento. L’esposizione, presso la Tate Modern, sarà visitabile fino al 2 aprile. Il percorso allestito ripercorrerà la breve ma proficua carriera dell’artista a partire dal suo trasferimento a Parigi nel 1906, esponendo circa 100 opere, di cui ben 12 nudi, protagonisti di un’intera sezione. Grazie alla tecnologia della realtà virtuale, i visitatori avranno la possibilità di accostarsi alle opere in maniera inedita, ritrovandosi nella Parigi dell’epoca.

Fino al 2 aprile
Tate Modern, Bankside, SE1 9TG, Londra
www.tate.org

BALENCIAGA: SHAPING FASHION

Evening dress, silk taffeta, Cristóbal Balenciaga, Paris, 1955 _ ‘La Tulipe’ evening dress, gazar, Balenciaga for EISA, Spain, 1965 both © Victoria and Albert Museum, London

Evening dress, silk taffeta, Cristóbal Balenciaga, Paris, 1955 _ ‘La Tulipe’ evening dress, gazar, Balenciaga for EISA, Spain, 1965 both © Victoria and Albert Museum, London

Per gli appassionati di moda, Londra offre una occasione unica. Al Victoria and Albert Museum è in mostra l’haute couture di Balenciaga, sotto il titolo Shaping Fashion. L’esposizione esamina, grazie a cento abiti, venti cappelli e numerosi bozzetti, la straordinaria carriera dello stilista spagnolo con un focus sugli anni ‘50 e ‘60 del Novecento. Nell’ultima sezione sono allestiti gli abiti di giovani designer che hanno raccolto e rielaborato la sua eredità, tra cui l’attuale direttore creativo della Maison Demna Gvasalia.

Fino al 18 febbraio 2018
Victoria and Albert Museum, Cromwell Rd, Knightsbridge, SW7 2RL, Londra
Curatori: Cassie Davies-Strodder e Kirsty Hassard
https://www.vam.ac.uk/

ÊTRE MODERNE: LE MOMA À PARIS

Fondation Louis Vitton, Paris

Fondation Louis Vitton, Paris

La mostra Être moderne: Le MoMA à Paris, alla Fondation Louis Vuitton di Parigi, permette di vedere, fino al 5 marzo 2018 ben 200 opere provenienti dal Moma di New York, capolavori e opere meno conosciute che spaziano dalle prime correnti postimpressioniste a opere digitali, cinetiche e performative. Sarà possibile anche scoprire alcune sezioni dell’immenso archivio del MoMa, che saranno esposte per la prima volta in questa occasione; una scelta che permette di poter seguire anche la vicenda storica del complesso museale. Distribuita sui quattro piani della Fondation, l’esposizione si apre con una sala dedicata alle prime acquisizioni delineando un chiaro percorso cronologico. In mostra, Paul Cézanne, Gustav Klimt, Edward Hopper, René Magritte, Jackson Pollock, Willem de Kooning, Pablo Picasso, e molti altri ancora.

Fino al 5 marzo 2018
Fondation Louis Vuitton
8 Avenue du Mahatma Gandhi, Parigi
www.fondationlouisvuitton.fr

GAUGUIN L’ALCHIMISTE

The ancestors of Tehamana OR Tehamana has many parents (Merahi metua no Tehamana) Paul Gauguin, Art Institute of Chicago

The ancestors of Tehamana OR Tehamana has many parents (Merahi metua no Tehamana) Paul Gauguin, Art Institute of Chicago

A Gauguin l’alchimista è dedicata la mostra che chiude il percorso, al Grand Palais di Parigi. Grazie alla collaborazione tra l’Art Institute of Chicago e il Museo d’Orsay (che avevano già lavorato insieme con successo nel 1989) sono state raccolte più di 200 opere dell’artista francese tra cui circa 55 dipinti, 30 ceramiche, 30 sculture e oggetti in legno, 60 stampe e numerosi disegni che hanno consentito ai curatori della mostra di confermare l’amore di Gauguin per ogni tipo di supporto nella sua unicità. Alla fine del percorso il visitatore potrà entrare all’interno dell’atelier dell’artista, visibile tramite ologramma, un’esperienza unica quanto la presenza di uno dei manoscritti, Noa Noa, a cui è dedicata un’intera sala, che rimanda al periodo polinesiano del maestro.         

Fino al 22 gennaio 2018
Grand Palais, 3 Avenue du Général Eisenhower, Parigi
www.granpalais.fr

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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