Tensione e leggerezza. Il designer Alberto Meda in mostra a Milano 

I più significativi pezzi di design firmati Alberto Meda sono esposti alla Triennale di Milano, per celebrare la carriera di un quasi ottantenne progettista tanto innovatore quanto fantasioso

Negli spazi della quadreria della Triennale di Milano, la mostra Alberto Meda. Tensione e leggerezza, è dedicata all’attività pluridecennale dell’ingegnere, designer e progettista la cui esperienza costituisce una delle firme italiane più incidenti nel campo del design, illustrata ora dai suoi albori al nostro presente. 

La mostra di Alberto Meda a Milano

Mediante una narrativa immersiva e con l’ambizione di interagire direttamente con il pubblico, il tema curatoriale sviluppato da Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano, con un progetto di allestimenti di Riccardo Blumer, propone al pubblico sette sezioni in cui i pezzi più significativi di Alberto Meda (Lenno, 1945) si trovano smembrati e reinventati, come nel caso della chaise longue Longframe (Alias, 1994) in veste di arpa da suonare, o ancora la lampada Fortebraccio (Luceplan, 1998) mostrata nella veste di un burattino: sette momenti di gioco e approfondimento della virtuosa poetica progettuale di Meda, caratterizzata di un’estrema tensione materica che porta l’oggetto alla sua essenza, evidenziando così la potenza scaturita dalla commistione tra un pensiero ingegneristico e la poesia della linea pulita.

Alberto Meda. Tensione e leggerezza unimmagine dellallestimento. Photo credit Gianluca Di Ioia Tensione e leggerezza. Il designer Alberto Meda in mostra a Milano 
Immagine: Alberto Meda. Tensione e leggerezza, un’immagine dell’allestimento. Photo credit Gianluca Di Ioia

Il design innovativo e fantasioso di Alberto Meda

Meda si spiega al suo pubblico grazie a una narrativa ludica che intende il design come un dispositivo da attivare tramite la presenza umana, un concept fondante lo sviluppo della proposta della Design Platform di Triennale. Non mancano prototipi, tavole, appunti e schizzi che sottolineano una grande fantasia e precisione, insieme con le più disparate ispirazioni che hanno portato Meda a distinguersi per la sapiente integrazione di funzionalismo e tecnica, innovazione e purezza formale, senso estetico e intuizione. I pezzi vengono esposti enfatizzando la tensione insita nella produzione seriale, in cui la materia si contrae e dilata al di là della sua stessa funzione, creando linee e immagini che trascendono l’uso quotidiano a cui il design è destinato. La mostra “è l’opportuno riconoscimento a un progettista dal profilo peculiare, insieme designer e ingegnere, che ha saputo magistralmente unire l’eleganza del suo tratto alla sofisticata precisione dei dettagli e delle soluzioni tecniche, generando così nel tempo una serie di oggetti di grande leggerezza, efficienza e meraviglia”, afferma Stefano Boeri: i progetti che Meda delinea, combinati a una narrativa degli stessi estremamente interattiva e stimolante, attivano un momento in cui dialogare con il design, per scoprirne nuovi affascinanti tratti.

Sophie Marie Piccoli

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Sophie Marie Piccoli

Sophie Marie Piccoli

Sophie Marie Piccoli è architetta. Laureatasi nel 2022 all’Accademia di Architettura di Mendrisio, ha lavorato durante il percorso universitario per gli studi MDP Paysagiste e IHA Architecte a Parigi. Nel 2019 fonda con altre studentesse il collettivo di ricerca sostenibile…

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