Swatch Art Journey. Gli orologi ispirati dai capolavori dell’arte

Con il MoMa, gli Uffizi, la Fondazione Magritte e il Louvre Abu Dhabi, l’azienda svizzera ha collaborato per dare forma a un viaggio nella storia dell’arte, dal XV al XX secolo. Da Botticelli a Lichtenstein, passando per Hokusai e Magritte

Cinque capsule collection in collaborazione con alcuni tra i più celebri musei del mondo. È questa l’ultima idea di Swatch per alimentare un percorso di sintonia (e sinergia) con la sfera della creatività artistica che si protrae da tempo. Tanto da rivendicare per l’arte un ruolo fondamentale nella definizione del Dna aziendale: fondata nel 1983, l’azienda svizzera produttrice di orologi da polso – oggi celebre su scala globale – già nel 1985 lanciava sul mercato il primo di una lunga serie di orologi Art Special, da subito con l’obiettivo di rendere l’arte “più accessibile e democratica”, portarla in strada e vicino alle persone.

Swatch Art Journey

Swatch Art Journey

SWATCH E L’ARTE. DAGLI OROLOGI D’ARTISTA ALL’ART PEACE HOTEL

Fiera di ereditare il messaggio della Pop Art, Swatch ha stabilito rapporti molteplici con artisti, musicisti, designer, registi, coinvolti in prima persona nella creazione di nuovi orologi: nel 1984 Christian Chapiron firma il Kiki Picasso, ma anche Keith Haring, negli stessi anni, lavora al disegno per quattro Swatch, tra cui il Mille Pattes (1986). Oggetti, questi, tra i più ambiti del mercato collezionistico di orologi. Negli anni a seguire si contano collaborazioni con Jean-Michel Folon, Sam Francis, Mimmo Paladino, Mimmo Rotella, Nam June Paik, Damien Hirst, Spike Lee, Renzo Piano, Pedro Almodovar, Vivienne Westwood. Dal 2011, inoltre, Swatch può vantare un quartier generale che fornisce ospitalità e spazi espositivi ad artisti e creativi, che negli ambienti dello Swatch Art Peace Hotel di Shangai – nello storico edificio che fu del Peace Hotel South Building – si ritrovano per creare e scambiarsi idee. Da qualche anno, invece, il progetto Museum Journey coinvolge nel processo creativo dell’azienda i musei più famosi del mondo, per disegnare orologi che valorizzino i capolavori conservati nelle loro collezioni. Nel 2018 è stata la volta del Rijksmuseum di Amsterdam e del Thyssen-Bornemisza Museum di Madrid, poi sono arrivati il Louvre di Parigi (2019), il MoMa a New York (2021) e il Centre Pompidou (2022).

Swatch Art Journey, Lichtenstein

Swatch Art Journey, Lichtenstein

SWATCH ART JOURNEY. I MUSEI E LE OPERE

Nell’anno del quarantesimo anniversario di Swatch, l’iniziativa si rinnova nella formula Art Journey, un viaggio che attraversa l’arte dal XV al XX secolo, facendosi ispirare da stili e correnti diverse, da Botticelli e Lichtenstein, dal Rinascimento alla Pop Art, passando per le stampe di Hokusai e il Surrealismo di Magritte. Le cinque capsule collection saranno disponibili in due tranche, con il primo lancio (Lichtenstein e Magritte) in programma per il 16 marzo, e il secondo (Hokusai e Botticelli) per il 13 aprile. Per l’occasione si è scelto di coinvolgere quattro realtà iconiche del panorama museale internazionale: il MoMa di New York (un ritorno, dopo il 2021), la Fondazione Magritte di Charly Herscovici, il Louvre Abu Dhabi, le Gallerie degli Uffizi. Con il MoMa, Swatch celebra la Pop Art e festeggia il centesimo anniversario della nascita Roy Lichtenstein: i due orologi a lui dedicati – dalle opere Girl e The melody haunts my reverie – esaltano lo stile fumettistico e riprendono la tecnica dei punti cromatici Ben Day utilizzata dall’artista. Anche René Magritte viene celebrato in concomitanza con il suo 125esimo compleanno: gli orologi, in questo caso, citano due delle opere più note dell’artista surrealista, Le fils de l’homme e La Trahison des images (con la celebre frase Ceci n’est pas une pipe riportata sul cinturino), con l’idea di esaltare al contempo l’ironia e l’irriverenza come valori universali. Natura e femminilità sono le parole chiave estrapolate dal focus su Botticelli, che suggella la collaborazione con gli Uffizi: il primo dei due orologi della serie si concentra sulla Nascita di Venere (rappresentata sul cinturino), mettendo al centro del quadrante il dettaglio di Zefiro e Aura che sospingono la dea verso la spiaggia; l’altro, ispirato dall’Allegoria della Primavera, è un omaggio alla natura rigogliosa rappresentata nel quadro, con le sue oltre 130 specie vegetali riconosciute. Sul cinturino c’è Flora. Chiude il viaggio nell’arte la Grande onda al largo di Kanagawa di Hokusai, xilografia parte della serie Trentasei vedute del Monte Fuji. Ma trattandosi di una collaborazione con il Louvre Abu Dhabi, l’orologio vanta una particolarità unica: il dorso presenta infatti la riproduzione di una seconda opera d’ingegno, l’astrolabio di Muhammad ibn Ahmad al-Battûtî. Gli orologi si potranno acquistare in tutti i negozi Swatch e sullo store online.

Livia Montagnoli

www.swatch.com

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